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Cisl, in Sicilia persi 160mila posti di lavoro in 6 anni. Armao: "Abbandonati dallo Stato"

In Sicilia la crisi, tra il 2008 e il 2014, ha bruciato 160 mila posti di lavoro. Come dire le intere città di Trapani, Enna e Caltanissetta messe insieme. E quest’esercito di espulsi dal mercato solo per un quarto è stato riassorbito nel quadriennio successivo. È uno dei dati di Zoom Sicilia, il report Cisl-Diste di analisi congiunturale, approfondimento e outlook, che esamina l’economia siciliana alla luce delle variabili macroeconomiche principali: Pil, occupazione, investimenti, consumi, export, con riferimento all’andamento provincia per provincia.

Il primo numero - "La marcia del gambero" - è stato presentato oggi a Palermo. Come un gambero, infatti, si muove l’economia della Regione Siciliana. Un passo avanti e due indietro. Annaspa, stenta, registra qualche timido segno più ma resta però tutto sommato "intrappolata sul fondo del ciclo recessivo" esploso nel 2008.

Così, se per un verso brilla per esplosione di start-up innovative, per un altro l’Isola è ancora in fondo alla classifica d’Italia per imprese in grado di saldare le fatture nei termini di legge.

Nel video le interviste all'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao e a Sebastiano Cappuccio, segretario generale Cisl Sicilia.

 

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