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Pendolaria, Zanna: "Nel tratto Ragusa-Catania treni ridotti da 31 a 7 in 14 anni"

PALERMO. "La scelta di presentare questo rapporto a Palermo non è casuale: è una scelta per accendere i riflettori sulla situazione del Sud e della Sicilia che continua a essere grave continua a esserci nel trasporto sul ferro. C'è solo qualche timido segnale positivo uno è quello del tram di Palermo ma per il resto i pendolari continuano ad avere enormi difficoltà". Lo afferma Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia, nell'ambito della presentazione del rapporto Pendolaria 2016, oggi a Palermo.

"Il rapporto - dice Zanna - evidenzia dove ci sono stati tagli, che pesano soprattutto nel Sud e in Sicilia, nella riduzione di servizi e di investimenti per le linee, nella manutenzione dei treni e nell'acquisto dei treni i pendolari diminuiscono, mentre dove gli investimenti sono stati fatti come in Lombardia e nel Nord i pendolari aumentano".

"Abbiamo una frequenza di treni regionali pari a un decimo di quella della Lombardia, questo dimostra che chi vuole spostarsi in treno a grandi difficoltà nel Sud e in Sicilia".

"I tagli più forti sono stati nella tratta Messina-Ragusa soprattutto nel tratto Ragusa-Catania dove i treni si sono ridotti da 31 nel 2002 a 7 nel 2016, riduzione drastica che è un pessimo primato della Sicilia".

"La Regione - conclude - finanzia molto il trasporto su gomma, ad esempio una delle più finanziate è la tratta tra Altavilla Milicia a Palermo. Non c'è nessun'autobus però che collega il paese di Altavilla col la stazione. Questo perché si predilige il trasporto su gomma che quello su ferro".

Immagini di Marcella Chirchio

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