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Con "Shadow in the night" Bob Dylan canta Sinatra - Video

L'album delle grandi canzoni d'amore americane è stato aperto e sfogliato dal menestrello solitario. Bob Dylan, a tre anni dal successo di Tempest del 2012, è tornato per scompigliare le carte e stupire, rinunciando alle sue composizioni per dedicarsi alle classiche ballad americane.

Shadows In the Night, il suo 36/o album da studio in uscita martedì 3 febbraio, ripercorre la storia della musica d'amore statunitense, con brani che vanno dagli anni '20 agli anni '60. Pezzi celebri come Autumn Leaves, That Lucky Old Sun e Some Enchanted Evening, ma anche altri meno famosi come Stay with me.

Dieci pietre che brillano nel firmamento della musica, incise da artisti del calibro di Billie Holiday, Chet Baker. Ma soprattutto tutti incisi da sua maestà Frank Sinatra, che in qualche modo Dylan ha voluto omaggiare, già nel titolo che riecheggia la immortale e struggente Strangers in the night, con la sua voce un pò roca, un pò malinconica, ma che a 73 anni arriva ancora così diretta, convincente e coinvolgente.

Un'atmosfera delicata, soave e romantica (l'uscita del disco è programmata giusto in tempo per San Valentino) pervade tutto l'album, che l'artista americano aveva in mente già da tempo. Ad accompagnare Dylan, che ha voluto registrare tutto dal vivo, senza mixaggio, senza tracce separate o trucchi da studio, nell'ordine esatto in cui le cover sono ora proposte all'ascoltatore, un quintetto di musicisti che esaltano le melodie. Un lavoro di riscoperta, di ripulitura di titoli che nel tempo sono stati seppelliti sotto strati di rifacimenti e rivisitazioni. Un modo per dare nuova vita a queste canzoni e a renderle contemporanee.

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