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Benzina taroccata o mai denunciata, così è stata scoperta la maxi-truffa

Un’inchiesta della Guardia di finanza di Catania e del Gruppo operativo regionale anti frode ha permesso di scoprire due gruppi criminali che hanno commercializzato prodotti petroliferi illegalmente introdotti in Italia, per la successiva vendita a basso costo, in evasione dell’Iva e delle accise; e gasolio per uso agricolo e miscele non autorizzate, destinati all’uso autotrazione.

L’indagine è stata coordinata dalla procura europea di Palermo e affidata ai finanzieri di Catania e ai funzionari dell’Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli della Dt VII Sicilia.

Eseguite, nell’ambito dell’operazione denominata «Black blend», nelle province di Catania, Palermo, Enna, Catanzaro e Reggio Calabria misure cautelari reali per un valore di circa 25 milioni di euro nei confronti di 8 società, 2 ditte individuali e 13 indagati, ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa su prodotti energetici nonchè di infedele dichiarazione dei redditi, emissione di fatture per operazioni inesistenti e omessa dichiarazione dei redditi al fine di evadere l’imposta sul valore aggiunto.

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