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Coronavirus, contagiato uno chef palermitano in Olanda: "È stato un incubo"

Diciotto giorni fa i primi sintomi, poi il tampone e infine il ricovero per coronavirus. È la storia di Lucio Sciortino, chef palermitano di 44 anni che da cinque anni ormai vive in Olanda, all'Aia.

"Ho contratto il coronavirus per contagio dalla mia migliore amica. Non avevo febbre e tosse ma ho accusato affanno e stanchezza. Le prime due settimane sono state un incubo: non riuscivo a dormire, durante la notte ho sudato tantissimo, avevo costantemente la pressione alta. Mi sono state somministrate diverse terapie e adesso sto migliorando sempre di più", racconta lo chef.

"Sono in isolamento in una stanza della clinica e la mia unica compagnia sono amici e parenti che sento ogni giorno. La mia amica invece verrà dimessa a breve dal reparto di Terapia intensiva".

Video di Marcella Chirchio

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