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Incidenti per Lazio-Roma, due tifosi accoltellati fuori dallo stadio Olimpico - Video

ROMA. Sale la tensione per Lazio-Roma, il derby della Capitale, e fuori dallo stadio si registrano i primi incidenti: due tifosi sono stati accoltellati a lungotevere Thaon di Ravel, a poce decine di metri dallo stadio. Sono stati soccorsi dal 118 e trasportati al policlinico Gemelli in codice rosso. I due sarebbero stati feriti all'addome.

Le condizioni dei due tifosi accoltellati non destano preoccupazioni. Uno presenta una ferita superficiale già medicata mentre l'altro ha una ferita da arma da taglio più profonda tra addome e torace. Potrebbe essere sottoposto ad intervento. Nonostante la ferita seria l'uomo è lucido e parla e, secondo quanto si apprende da ambienti medici, "le sue condizioni non destano al momento preoccupazione".

Attimi di tensione poco prima dell'inizio del match Lazio-Roma tra un gruppo di ultrà ed un cordone delle forze dell'ordine schierato all'esterno dello stadio Olimpico. Il gruppetto ha lanciato oggetti verso gli agenti che hanno risposto azionando alcuni idranti verso la strada. La situazione è tornata subito alla normalità.

Lazio-Roma è un derby che questa sera vale una stagione, altissima l'allerta sicurezza. Per la stracittadina capitolina sono circa 1700 gli agenti delle forze dell'ordine impegnati e l'orario era stato scelto anche per ragioni di ordine pubblico. Il match vale il secondo posto e, di conseguenza, la qualificazione diretta alla Champions League. Chi rischia di più è la Lazio, una sconfitta potrebbe esserle letale e rilanciare il Napoli.

Malagò: spero oggi ultimo derby non in notturna. "Lazio-Juve è stata una partita in cui le squadre, le tifoserie e tutto il contesto, hanno superato la prova alla grande. Spero accada anche oggi. Il mio augurio è che sia l'ultimo derby non giocato in notturna". Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, su Lazio-Roma poco prima della notizia dell'accoltellamento. "È una preclusione che umilia e mortifica una città, due grandi società -dice il capo del Coni- ma purtroppo è stato un provvedimento che l'ordine pubblico ha dovuto prendere e noi dobbiamo assoggettarci".

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