La dimora del presidente degli Stati
Uniti è un bersaglio che Hollywood si è divertita ad assaltare e
distruggere (o quasi) ben due volte negli ultimi mesi. Prima in
Attacco al potere - Olympus has fallen, con Gerard Butler agente
segreto contro un invasore nordcoreano, e ora con Sotto assedio
- White House Down di Roland Emmerich, che aveva già ridotto la
Casa Bianca in cenere in Independence Day e le ha fatto
scagliare contro una portaerei in "2012". Nel film, in uscita il
26 settembre distribuito da Warner Bros, è un poliziotto
(Channing Tatum) a cercare di salvare, da un complotto interno,
il presidente Usa simil Obama interpretato da Jamie Foxx.
«In realtà, questa è stata l'unica cosa che inizialmente mi ha
lasciato perplesso. Mi sono chiesto "Ma posso fare un altro film
sulla Casa Bianca?" - spiega Emmerich nelle note di produzione -.
In definitiva, ho voluto raccontare questa storia perchè
presenta caratteristiche forti e una narrazione molto diversa ed
inusuale, che combina elementi d'azione con quelli di un
thriller politico di portata mondiale». Il presidente Usa interpretato da Jamie Foxx sembra
chiaramente modellato su Obama: ha una moglie brillante (in
trasferta a Parigi con le due figlie) e come il suo alter ego
reale è alle prese con il Medio Oriente. La maggiore differenza
l'ha portata l'attualità: mentre James Sawyer, il presidente
cinematografico, cerca consensi per un accordo diplomatico con
l'Iran, Obama immaginava, fino a qualche giorno fa, un attacco
in Siria. Foxx si è preparato al ruolo parlando «con uno degli
autori di discorsi di Obama - ha spiegato l'attore in
un'intervista -. È stato veramente illuminante vedere come loro
riescano a creare un discorso diretto a tutto il mondo».
Inoltre per sembrare presidenziale «ho perso peso - ha
raccontato ancora - e ho guardato molti video di Obama, Clinton
e Bush, osservando come si muovessero, parlassero e
interagissero con le persone. Poi ho lasciato Roland fare la sua
magia». Una magia che non ha stregato abbastanza il botteghino,
tanto da far finire il film fra le delusioni dell'estate Usa:
infatti Sotto assedio, costato 150 milioni di dollari, ne ha
incassati finora nel mondo 170 milioni (di cui 73 milioni negli
Stati Uniti), un pò di più di Attacco al potere (circa 160
milioni di dollari nel mondo), costato però meno della metà (70
milioni). L'eroe "imperfetto" del film è John Cale (Channing Tatum),
reduce dell'Afghanistan, poliziotto a Washington, separato e
padre di una figlia, Emily, di 11 anni, che non riesce a seguire
abbastanza. L'occasione per migliorare il rapporto con la
bambina, fan del presidente Sawyer (Foxx) è portarla con sè alla
Casa Bianca quando va a fare un colloquio per entrare nel
servizio di sicurezza del presidente. Cale non viene preso, ma
dimostra abbondantemente le sue qualità quando si ritrova a
difendere Sawyer dall'attacco sferrato alla Casa Bianca da un
gruppo di mercenari guidato proprio dal capo degli agenti
segreti di sicurezza, Martin Walker (James Woods), intenzionato
a scatenare un conflitto globale. Nel cast, fra gli altri, anche
Maggie Gyllenhall e Richard Jenkins. Per Tatum il suo personaggio «è un uomo che finisce per
salvare il leader del mondo libero attraverso l'amore per sua
figlia». L'attore, che recentemente si è candidato per entrare
nel cast degli X Men nel ruolo di Gambit, l'intesa con Jamie
Foxx è stata immediata: «Lo considero una delle persone più
talentuose che ho incontrato in tutta la mia vita - ha spiegato
-. Può letteralmente fare tutto».
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