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Bolt a Mosca: in 9''77 è di nuovo sul tetto del mondo

Quanto durerà ancora? Difficile a
dirsi. Quel che conta è che il re sia ancora lui. Usain Bolt,
l'inarrivabile. Sulla pista bagnata di Mosca si riprende il
titolo mondiale dei 100 perso a Daegu per una falsa partenza.
Ridiventa campione del mondo correndo in 9''77 malgrado la
pioggia battente ed un mondo intero continua a chiedersi quando
perderà in una competizione che conta.
Dopo aver
limitato i danni nella fase a lui meno congeniale, il giamaicano
si distende da par suo nella parte finale. Un mix di potenza e
fluidità, con le bellissime immagini dei replay tv che lo vedono
andare incontro ad una pioggia a tratti trasversale. Poi
l'esultanza, meno scenica di un tempo, e forse più spontanea.
Segno di un Bolt che probabilmente non ha più voglia di giocare
a fare il Bolt. Tranne che dai blocchi al traguardo.
«È stato importante - dice a caldo dopo la gara - rimanere
tranquillo ed essere riuscito a fare ciò che volevo. Io più
serio? Dipende tutto dalle vibrazioni, da ciò che sento, voglio
andare in pista e divertirmi. Sono felice anche se so che avrei
potuto fare meglio, ma avevo le gambe un pò dure dopo le
semifinali. Non so perchè...Comunque ero venuto qui per vincere
e non per stabilire il nuovo record del mondo, quindi ho
semplicemente cercato la vittoria. In Giamaica si aspettavano
questo da me, magari anche che dominassi, ma l'importante è
stato essere riuscito a riprendermi questo titolo».
Ecco il video dell'impresa.

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