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Luca Cesari racconta la Storia della Pizza

(ANSA) - MILANO, 08 GIU - LUCA CESARI, 'STORIA DELLA PIZZA, DA NAPOLI A HOLLYWOOD' (Il Saggiatore, pp. 352, euro 19,00) La storia della pizza è un affascinante intreccio di personaggi e avventure, un viaggio che spazia dai re e dalle regine ai viaggiatori e agli artisti dell'opera lirica. Ma è soprattutto una storia di pizzaioli e di forni, di cuochi e di impasti tirati a mano, di vicoli stretti che uniscono i quartieri di Napoli alla Little Italy di New York. Oggi si consuma in tutto il mondo, per un mercato globale dal valore di oltre 200 miliardi di dollari ogni anno.
    Luca Cesari, storico della gastronomia, torna ad indagare i misteri e le fortune culinarie, questa volta con la sua "Storia della pizza - Da Napoli a Hollywood". L'ultima uscita de Il Saggiatore ripercorre la genesi delle ricette nel corso dei secoli. La pizza ha un'immagine popolare e diffusa a livello mondiale, ma la sua storia è meno chiara di quanto si possa pensare. Secondo Cesari, "la tradizione gastronomica non è qualcosa che si perde nella notte dei tempi, ma è costellata di tradizioni relativamente recenti".
    La vera innovazione nella pizza è stata l'introduzione del pomodoro, in realtà arrivato tardi sulle tavole europee. Cesari spiega che la tradizione di preparare pani schiacciati e facili da cuocere, arricchiti con vari ingredienti, è diffusa in tutto il mondo e in tutte le epoche. Le pizze di allora erano molto diverse dalle attuali: più alte, più piccole e richiedevano tempi di cottura più lunghi. Inoltre, i condimenti erano diversi: il pomodoro crudo non era l'ingrediente principale, e le pizze venivano condite con sugna, formaggio o ingredienti come pesciolini, gamberetti o vongole. (ANSA).
   

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