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Dame e cavalieri a Acquasparta per la Festa del Rinascimento

ACQUASPARTA - Quindici giorni di immersione nella bellezza delle colline umbre, nell'arte e nella storia di Acquasparta dove dal 10 al 25 giugno si svolge la "Festa del Rinascimento". Il borgo ternano, nel cuore dell'Umbria, invita turisti e amanti delle tradizioni a partecipare alla 24esima edizione della rievocazione dell'arrivo in città del principe Federico Cesi, detto il Linceo, tra momenti di arte, scienza e un ricco calendario di eventi culturali e gastronomici.
    La bellezza del borgo è proprio nell'unione di storia e arte in un paesaggio che sembra uscito da un dipinto: le antiche architetture e le colline sono modellate dall'uomo, in un succedersi di uliveti, boschi, vigne e campi coltivati, da cui nascono pregiati tesori gastronomici. Inserita nell'associazione "Borghi più belli d'Italia", Acquasparta nasce sulle rovine di un insediamento romano, lungo l'antica via Flaminia, affacciato sulla valle del torrente Naia, verso i boschi dei monti Martani.
    Pur vantando importanti testimonianze medievali, il borgo trae dal Rinascimento il suo punto di forza grazie a Federico Cesi, signore di Acquasparta e animatore di una corte raffinata e sfarzosa, ma anche scienziato e naturalista, cultore di botanica e astronomia. Il suo nome, infatti, è associato alla fondazione dell'Accademia dei Lincei, la prima scientifica d'Europa, di cui fu membro anche Galileo Galilei.
    Nelle due settimane di giugno si celebra in una fedele rievocazione storica proprio l'arrivo in città di Federico Cesi, che si trasferì con la sua corte ad Acquasparta nel 1614, poco dopo il matrimonio con la giovane Artemisia Colonna. Attorno a lui e alla giovane moglie ruotava una corte attenta alla bellezza dell'abbigliamento e degli accessori - gioielli, vesti, velluti - come testimonia l'inventario redatto nel 1615, poco prima della prematura morte della donna. Questo elenco di beni preziosi e raffinati ha fornito lo spunto per il tema portante della festa del Rinascimento di quest'anno, incentrato sulle "Trame", non solo con riferimento a quelle tessili delle preziose vesti rinascimentali sfoggiate dalla corte cesiana, ma anche riguardo alle trame di mistero che avvolgono le vicende storiche dell'Accademia dei Lincei. Sabato 10 giugno la festa si apre con il "Grande Corteo delle Contrade": 3 rioni del borgo - San Cristoforo, Porta Vecchia e Il Ghetto - si contendono le "chiavi" della città, sfidandosi in una serie di gare e tornei.
    Si può così assistere alla 'gara gastronomica' con la preparazione di una ricetta della cucina rinascimentale, utilizzando gli ingredienti della tradizione umbra, sottoposta poi all'insindacabile giudizio della giuria designata da Slow Food Umbria. E, ancora, la 'giostra dei tamburi sonanti', arricchita dallo spettacolo degli sbandieratori; il'grande gioco dell'oca', una riproposizione vivente, in costume, del gioco da tavolo; le'gare di teatro', in cui ogni contrada con propri attori amatoriali mette in scena una libera interpretazione teatrale di un testo scritto prima del 1630, rielaborato ed adattato. Novità di questa edizione sono i 'giochi delle dame', una serie di prove riservate alle donne delle contrade, che si sfidano in giochi ispirati alle attività quotidiane tradizionalmente riservate loro all'epoca. Tante le iniziative collaterali, che conducono alla scoperta del territorio, delle testimonianze storico-artistiche e delle eccellenze gastronomiche: tra queste spiccano le escursioni guidate a cura del Centro Turistico Giovanile e le degustazioni a palazzo Cesi, condotte dall'Associazione Italiana Sommelier. Per i più piccoli, laboratori e spettacoli teatrali a tema rinascimentale.
    Previsti anche diversi appuntamenti di approfondimento culturale, con l'intervento di esperti, tra sapere scientifico e raffinatezze estetiche: l'11 giugno c'è l'incontro dal titolo "Trame: Moda e Costume nel Rinascimento"; il 18 giugno "Le trame dell'Inquisizione nella vita umbra del XVII e XVIII secolo" con l'archeologo, speleologo e scrittore Roberto Nini, mentre il 24 giugno l'appuntamento è con Flavia Marcacci, professoressa di Storia del Pensiero Scientifico della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense, dal titolo "Le nuove trame della comunicazione scientifica: l'attualità dei Lincei a 400 anni de Il Saggiatore di Galileo". Chiudono la festa il concerto di musica barocca, eseguito a palazzo Cesi dall'Accademia dei Selvatici, e il corteo finale con la proclamazione della contrada vincitrice.
    Per maggiori informazioni: ilrinascimentoadacquasparta.it (ANSA).
   

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