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Restaurate lunette del loggiato delle Belle arti di Firenze

(ANSA) - FIRENZE, 30 MAG - E' stato terminato il restauro delle due lunette poste sotto al loggiato d'ingresso dell'Accademia di Belle arti di Firenze, attribuite ad Andrea della Robbia. L'intervento, iniziato durante la pandemia e terminato da pochi mesi, è stato eseguito dal restauratore Filippo Tattini, col sostegno di Friends of Florence.
    La lunetta che rappresenta La Madonna con Bambino fra San Francesco e Sant'Orsola, collocata sul portale centrale, proviene probabilmente dall'omonimo monastero di Sant'Orsola, mentre la lunetta dedicata alla Risurrezione di Cristo proviene, invece, dalla Chiesa di Santa Chiara di Firenze. Prima del restauro, l'opera con la Madonna con Bambino San Francesco d'Assisi e Sant'Orsola si presentava ricoperta da un diffuso strato di deposito incoerente. La sua ubicazione esterna, in prossimità di una piazza particolarmente trafficata, è stato spiegato, ha favorito l'accumulo di materiale di natura grassa che, creando nuovi chiaroscuri, ha alterato notevolmente la leggibilità dell'opera. Lo smalto presentava varie lacune e alcune parti erano interessate da fratture.
    La lunetta dedicata alla Resurrezione invece, pur essendo coperta da un consistente strato di deposito atmosferico, si trovava in uno stato di conservazione migliore rispetto all'altra, forse perché più protetta dagli agenti atmosferici e dall'inquinamento.
    "Questo restauro - ha detto Claudio Rocca, direttore dell'Accademia di Belle Arti - non solo permette una migliore fruizione dei capolavori all'interno dell'Accademia, ma rappresenta anche un importante contributo alla comprensione del valore dell'arte e dei grandi maestri che nei secoli hanno scelto Firenze come luogo di creazione". Simonetta Brandolini d'Adda, presidente di Friends of Florence, ha poi spiegato che questo progetto di restauro "ha partecipato alla quinta edizione del Premio Friends of Florence salone dell'Arte e del restauro di Firenze trovando alcuni donatori desiderosi di sostenerlo".
    (ANSA).
   

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