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Isnart, le Marche scelte per il mare poi ci si torna

(ANSA) - ANCONA, 05 OTT - Nelle Marche sono presenti oltre 15mila imprese legate alla filiera turistica registrate al secondo trimestre 2022, il 9,5% del tessuto imprenditoriale della regione. Il 64,1% delle imprese turistiche offre ristorazione, il 17% attività culturali e ricreative, il 12% servizi di alloggio, il 4,4% trasporti e il 3,3% sono agenzie di viaggio. Sono alcuni dei dati diffusi dalla Camera di Commercio delle Marche per il report di analisi turistico-territoriale realizzato con Isnart, che dà conto dei comportamenti turistici e di consumo dei vacanzieri.
    Dalle indagini dell'Osservatorio sull'Economia del Turismo delle Camere di Commercio nel 2021 e 2022 risulta che le Marche sono molto gettonate da lombardi, laziali ed emiliano-romagnoli.
    Per il target stranieri, prevalentemente francesi, tedeschi e inglesi. La regione è scelta per il 30,5% per il sole e il mare, seguiti a ruota dalla ricchezza del patrimonio artistico (25%) e da quello naturalistico (22%). Inoltre il 16,2% dei turisti sceglie la regione per vacanze all'insegna delle degustazioni enogastronomiche, l'11,7% per fare sport e/o assistere ad eventi e il 10,2% per shopping. Il 42,6% torna volentieri. Tra le attività più praticate vi sono escursioni e gite (62,2%), bagni di sole e mare (42,6%), attività sportive (20,2%), visite ai centri storici (21,2%).
    La spesa media giornaliera pro-capite è pari a 47 euro per l'alloggio e 71 euro per gli acquisti di beni e servizi sul luogo di vacanza. La provincia con maggior incidenza di imprese turistiche nel tessuto imprenditoriale locale è Ascoli Piceno (dove sono l'11,4% delle imprese attive), seguita da Pesaro Urbino (10,1%), Ancona (9,7%), Macerata (8,1%) e Fermo (7,8%).
    Il 45% dei turisti scrive recensioni e la piattaforma più utilizzata è Facebook (78% dei turisti che postano commenti sulla vacanza). Il 75% delle recensioni postate nel triennio 2019-2021 sono positive. Tra gli elementi che piacciono di più la cortesia e ospitalità della gente (8,5), la qualità del mangiare e bere (8,4), la ristorazione (8,3) e la qualità e accoglienza nelle strutture di alloggio (8,3).
    I giovanissimi della generazione Z (18-27 anni, 9,8% dei turisti) sono alla ricerca di soggiorni beach and sun ma anche di vacanze verdi a contatto con la natura. Per i turisti della generazione Y (tra i 26 ed i 40 anni, 7,4%) la vacanza nella Marche è prima di tutto dedicate al mare, ma senza tralasciare una serie di interessi diversificati che vanno dalla visita di musei e monumenti, alle gite fuori porta, dalle degustazioni allo sport. I turisti della generazione X (tra i 41 ed i 56 anni, 33,7%) scelgono la regione per le sue risorse culturali e naturalistiche, ma anche per fare sport e degustare prodotti tipici. Tra i baby boomers (turisti tra i 58 ed i 69 anni, 15,6%) è elevata la quota di habitué (circa 1 turista su 2), interessati al mare e all'enogastronomia. Per i senior (over 70, sono il 3,5%) è decisiva la presenza di un patrimonio artistico e culturale di eccellenza (muove da solo il 46% dei turisti di questo target), ma amano anche il contatto con la natura.
    Secondo il presidente di Camera Marche, Gino Sabatini, "dall'analisi dei dati vediamo un turista che si fidelizza, ben disposto a tornare, che arriva per il mare, ma poi esplora il territorio, che apprezza l'accoglienza e il calore umano. Si fa un salto nelle Marche, ma soprattutto ci si resta e si torna volentieri". (ANSA).
   

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