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Le mostre del weekend, da Fortunato Depero a Simon Starling

 La nascita della moda italiana e la riflessione sulla violenza sulle donne, l'arte totale di Fortunato Depero e quella visionaria del britannico Simon Starling: sono alcune delle mostre di questa settimana.
    MAMIANO DI TRAVERSETOLO (PR) - 150 opere, dai manifesti alle riviste, ai cataloghi dei grandi magazzini, in un arco cronologico che inizia nell'Ottocento e prosegue fino a metà Novecento, delineano la nascita della moda italiana: la Fondazione Magnani-Rocca ospita dal 10 settembre all'11 dicembre "Moda e pubblicità. 1850-1950", a cura di Dario Cimorelli, Eugenia Paulicelli, Stefano Roffi. In particolare l'esposizione indaga come l'affermarsi dei grandi magazzini risponda alle richieste di una società nuova, figlia della rivoluzione industriale, che vuole rappresentarsi anche attraverso abiti e oggetti.
    MANTOVA - "Depero automatico acrobatico" è la mostra allestita a Palazzo della Ragione, a cura di Nicoletta Boschiero, dedicata a Fortunato Depero (Fondo 1892 - Rovereto 1960), intelligente creatore dell'estetica futurista teorizzata in Ricostruzione Futurista dell'Universo, firmato con Giacomo Balla nel 1915. Nel percorso figurano circa 90 opere significative realizzate tra il 1917 e il 1938 per ricostruire quella forma d'arte totale a cui Depero aspirava, spaziando dalla pittura al teatro, dalla scenografia alle arti applicate, dall'editoria alla pubblicità.
    CALDOGNO (VI) - Arriva l'8 settembre al Bunker di Caldogno il nuovo appuntamento di #Lasciamiandare, il progetto/contenitore di Monica Marioni, dedicato alla riconquista del proprio giudizio, della corretta prospettiva di sé e del mondo, alla fine di una relazione tossica. Nella tappa vicentina, a cura di Maria Rosa Sossai, video, installazioni, fotografie e disegni raccontano la violenza fisica e psicologica esercitata dall'uomo nei confronti della donna durante la pandemia.
    MILANO - Al Mercato Centrale di Milano il 9 settembre apre la mostra "La caduta", curata da Sabino Maria Frassà, che presenta le opere dei finalisti della Nona edizione del Premio Cramum al fianco di quelle di artisti di fama internazionale fuori concorso: Letizia Cariello (Letia), Stefano Cescon (vincitore premio Cramum precedente edizione), Franco Guerzoni, Peggy Kliafa (Grecia), H.H. Lim (Cina), Franco Mazzucchelli, Fulvio Morella, Luca Pignatelli e Francesca Piovesan. L'esposizione (fino al 17 settembre) è una riflessione corale sull'oggi partendo dal romanzo La caduta scritto da Albert Camus nel 1956.
    MODENA - Simon Starling, figura di spicco della scena britannica e internazionale, è protagonista alle Gallerie Estensi con "Metamorfuoco. Sotto la luce di Tintoretto", dal 9 settembre: in riferimento all'attuale siccità e, più in generale, agli effetti dei cambiamenti climatici, la mostra (in programma fino al 31 gennaio 2023) si compone di un'unica installazione, visionaria e innovativa, che diventa un'allegoria del mondo contemporaneo mettendosi anche in relazione con il patrimonio artistico del museo.
    REGGIO EMILIA - "Res Derelictae. La fabbrica produce ancora?" è il titolo della mostra dei giovani artisti Dario Tarasconi e Andrea Scazza, in programma dal 10 settembre al 16 ottobre all'interno del Tecnopolo di Reggio Emilia, che ha sede nel Capannone 19 delle storiche Officine Meccaniche Reggiane. Curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei, l'esposizione riflette sulla contemporaneità di quella che è stata una delle realtà industriali più importanti in Italia, simbolo di produzione e socialità, degrado e abbandono, innovazione e cultura. La mostra nasce da un ritrovamento fortuito avvenuto nel 2019 in uno dei capannoni abbandonati di via Agosti: 180 fotografie recuperate da un seminterrato normalmente non agibile a causa delle infiltrazioni d'acqua. 
   

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