MILANO - Dal 20 al 31 luglio l'Adi Design Museum di Milano ospita la mostra 'Women for Justice', una riflessione sul ruolo della donna in questo momento di tensioni internazionali.
"In molti contesti, pensiamo ad esempio a ciò che sta avvenendo in Ucraina a causa dell'invasione russa, le donne hanno visto drammaticamente negati i loro diritti. Abbiamo l'obbligo morale di aiutarle a recuperare il ruolo di soggetti "agenti"; dotati di volontà, pensieri, parole e sguardi" ha spiegato l'ideatrice Claudia Conte.
Curata dall'antropologa orientalista Francesca Grisot, l'esposizione parte con un omaggio al lutto delle donne ucraine con le opere della fotografa Tetyana Erhart. Seguono poi le opere di quattro artiste afghane ((Fatimah Hossaini, Roya Heydari, Tahmina Alizada e la regista Sahraa Karim) che mostrano immagini di donne lontane dagli stereotipi. Tra le opere esposte, figura anche una preziosa selezione di pannelli con ricami della collezione Guldusi di Pascale Goldenberg e un arazzo realizzato dal giovanissimo artista Sebastiano Furlotti, intitolato Una Guernica per l'Afghanistan.
Alla giornata inaugurale saranno presenti, oltre alle artiste, fra gli altri la ministra per le Politiche femminili Fabiana Dadone, l'assessora alle Pari Opportunità della Regione Lombardia Alessandra Locatelli, l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi e il console generale d'Ucraina a Milano Andrii Kartysh. Si esibiranno al pianoforte Diana e Daniella, due sorelline ucraine di sette e nove anni scappate da Kharkhiv con la famiglia, e la violinista russa Ksenia Milas e il marito, il violinista ucraino Oles Semchuk, che eseguiranno insieme la composizione 'La musica che unisce'.
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