(ANSA) - ROMA, 15 LUG - Un'estate a due velocità: da una parte l'esplosione dei viaggiatori, oltre 34 milioni di italiani che, nel complesso, sono andati o andranno in vacanza.
Dall'altra, le 'auto restrizioni' che i vacanzieri si imporranno a causa dei rincari: si limiteranno aperitivi e drink, si andrà meno a pranzo o cena al ristorante e si privilegeranno le serate casalinghe con amici. Anche la spesa al supermarket sarà più cara in questa estate 2022. Nel 63% dei casi il periodo di vacanza andrà dalle 4 alle 7 notti, la spesa media si attesterà sui 946 euro a persona. Il giro d'affari complessivo è di 32,6 miliardi. Sono le previsioni di Federalberghi. Il 90% degli italiani - segnala l'indagine, realizzata con il supporto di ACS Marketing Solution - rimarrà in Italia. Il mare si conferma la meta preferita (74,6%), seguito dalla montagna (11,6%) e dalle città d'arte (5,8%). Anche tra chi si recherà all'estero (9,8%), sarà il mare ad attirare maggiormente (78,1%), soprattutto in paesi vicini. La scelta della meta è stata pesantemente influenzata dal conflitto tra Russia e Ucraina: solo il 17,3% dei vacanzieri dichiara di non esserne stato condizionato. "Siamo di fronte ad una ripartenza forte, oserei dire violenta", osserva il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca.
"I dati ci confermano che gli italiani hanno riscoperto l'Italia, che si entusiasmano a programmare la vacanza nel proprio paese. E ci rivelano anche che l'albergo è in pole position tra le soluzioni scelte in merito ai pernottamenti.
Credo davvero che la nostra categoria possa essere fiera di questo". C'è però una percentuale non trascurabile di italiani che resterà a casa per motivi economici. "Fa male constatare che il 43% dei nostri concittadini abbia dovuto decidere di restare a casa per difficoltà finanziarie - conclude Bocca - Sappiamo che il Paese è pronto per dare il meglio di sé turisticamente parlando, siamo pervasi da quella energia positiva che si muove nel comparto in occasione di questa estate di ripartenza.
Proprio in un contesto così favorevole c'è invece da considerare la difficoltà di chi, più di altri, è stato letteralmente abbattuto dai rincari". (ANSA).