Vivere e lavorare da remoto, senza i giorni contati e con tutto quello che occorre a portata di mano.
Airbnb, a caccia di nomadi digitali, strizza l'occhio all'Italia e nella lista dei 20 hub mondiali - da Bali alle Canarie e i Caraibi - che promuoverà perché destinazioni digital nomad friendly inserisce anche due località nostrane: il Friuli Venezia Giulia, regione di frontiera dai mille volti, e Brindisi, la porta del Salento, con la sua provincia. L'annuncio rientra nel programma Live and Work Anywhere lanciato lo scorso aprile per individuare le destinazioni più adatte e collaborare con enti locali e aziende di promozione turistica per attrezzare e promuovere questi territori come dei veri e propri "hub" per nomadi digitali.
Un'opportunità unica se, già nel 2021 un ospite su 5 ha utilizzato Airbnb per lavorare da remoto durante i suoi viaggi e solo nei primi 3 mesi del 2022 la piattaforma ha visto aumentare le ricerche di viaggi in solitaria e a lungo termine nel nostro Paese del 90% rispetto allo stesso periodo pre-pandemia. Le mete selezionate sono ora scelte per la loro attrattività o perché al passo con i cambiamenti normativi o amministrativi necessari ad accogliere chi sceglie di vivere e lavorare da remoto in una zona diversa da quella di residenza. Nei prossimi mesi Airbnb lavorerà con ognuna delle destinazioni alla creazione di hub personalizzati, dando visibilità alle migliori soluzioni di alloggio, fornend le informazioni necessarie e lavorando con gli enti locali per iniziative dedicate all'ospitalità responsabile e a come viaggiare da remote worker. Recentemente, poi, ricorda Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia, nel nostro Paese con il Decreto Sostegni-ter è stato approvato un emendamento che introduce nel nostro ordinamento la figura del Nomade Digitale così da attirare lavoratori a distanza anche nei periodi di bassa stagione.
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