(ANSA) - MILANO, 12 LUG - Affronta il tema dell'ignoto interrogandosi sui misteri del mondo conosciuto e aprendo una riflessione su 'quello che non sappiamo di non sapere' la 23/a Esposizione internazionale di Triennale Milano, che aprirà al pubblico il 15 luglio per concludersi l'11 dicembre. Non a caso il titolo scelto è 'Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries' e a riflettere su questo sono 400 tra artisti, designer e architetti provenienti da più di 40 Paesi, 23 partecipazioni internazionali da tutto il mondo con una presenza importante dell'Africa, che ha sei padiglioni, e dell'Ucraina.
Manca la Russia al cui governo è stato ritirato l'invito a partecipare dopo la scoppio della guerra.
"Questa esposizione non offre soluzioni tecniche ma delle domande che penso siano utili - ha spiegato Stefano Boeri, presidente di Triennale -. Per provare a guardare questo ignoto da punti di vista diversi, una parte riguarda il cielo, una parte la terra, un'altra la vita quotidiana. Ci sono artisti che raccontano come il mistero faccia parte della vita". E la 23/a esposizione è un racconto che si snoda tra varie mostre e progetti. A partire dalla mostra tematica 'Unknown Unknowns' curata da Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer all'Agenzia Spaziale Europea. Del resto cosa c'è di più ignoto dell'universo infinito che rappresenta una costante sfida di conoscenza per l'uomo? Ad accogliere il visitatore qui è la gravità considerata il più grande designer che modella l'universo. Sono circa 100 le opere che hanno l'obiettivo di rendere l'ignoto.
Dallo spazio al mondo reale con la Fondation Cartier pour l'art contemporain che cura un altro tassello di questa Esposizione, la mostra 'Mondo Reale', concepita da Hervé Chandès. (ANSA).
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