GRAN PARADISO - La tragedia della Marmolada ha dimostrato un volta di più come la situazione climatica attuale debba destare una preoccupazione senza precedenti sulla salute dei nostri ghiacciai. Per questo il viaggio iconografico e scientifico tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d'Aosta raccontato da L'Adieu des glaciers, ricerca fotografica e scientifica acquista un significato più che mai attuale e prezioso. Dopo aver esplorato il gruppo del Monte Rosa e il Monte Cervino dal 9 luglio al 13 novembre al Forte di Bard si svolgerà terza tappa del progetto, "Il Gran Paradiso: ricerca fotografica e scientifica", con un focus interamente dedicato nell'anno in cui si celebrano i cento anni dall'istituzione del Parco Nazionale: l'area glaciale e periglaciale compresa tra le valli di Cogne, Valsavarenche, Valle di Rhêmes, Valgrisenche, Valle Soana e Valle Orco.
La serie storica quasi trentennale di osservazioni evidenzia l'inarrestabile processo di arretramento di tutte le fronti glaciali misurate, con una media di -12,8 m/anno dal 1993 (-13,1 m nel 2021). Il Ghiacciaio del Grand Etrèt rappresenta il "sorvegliato speciale" del Parco. I 20 anni di bilanci di massa negativi su 22 destano preoccupazione per la salute del ghiacciaio, che dal 1999 ha perso per fusione uno spessore medio di 22 m di ghiaccio, vedendone dimezzata la superficie.
I curatori del progetto sono Enrico Peyrot, fotografo e storico della fotografia e Michele Freppaz, professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino, che si è occupato della parte scientifica.
Hanno contribuito più di 80 autori che hanno risposto all'invito lanciato dal Comitato Glaciologico Italiano (CGI) e dalla Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani per raccogliere dati inerenti alle ricerche condotte prevalentemente nei gruppi del Gran Paradiso ma anche del Grande Sassière-Rutor. Dati che forniscono un'analisi dettagliata delle caratteristiche ambientali di questi territori, costituiti da ghiacciai, praterie, laghi e da una straordinaria biodiversità. Nel massiccio del Gran Paradiso si contano più di 60 ghiacciai che coprono una superficie di circa 29 km2, tre quarti della quale sul versante valdostano.