L'AQUILA - È attesa per agosto, data dell'arrivo del Papa a L'Aquila, la fine dell'intervento di restauro della volta della sagrestia monumentale della chiesta di Santa Maria del Suffragio, detta delle Anime Sante.
L'intervento, che è stato finanziato dalla Fondazione Carispaq con un fondo iniziale di 30mila euro, è il completamento del restauro di tutta la Chiesa. La ricostruzione della chiesa aquilana fu finanziata dallo Stato Francese dopo che la cupola, la mattina del 6 aprile, crollo in diretta tv mondiale, divenendo il simbolo del sisma dell'Aquila. L'inaugurazione della Chiesa restaurata si svolse nel 2018 alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alla conferenza di presentazione del restauro, nella sede della Fondazione Carispaq, erano presenti: Domenico Taglieri Presidente, Roberto Marotta Vice Presidente e David Iagnemma Segretario Generale della Fondazione Carispaq; Don Daniele Pinton, rettore della Chiesa di Santa Maria del Suffragio. Per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per L'Aquila e Teramo sono intervenuti l'architetto Carla Pancaldi e lo storico dell'arte Antonio David Fiore."Il restauro di quest'opera sarà visto da tutto il mondo grazie alla visita di Papa Francesco", ha detto Taglieri. "Abbiamo raccolto la richiesta della Curia e Don Pinton perché il completamento di questa magnifica Chiesa è la restituzione alla città di un gioiello, uno degli obiettivi della Fondazione". "Con questo lavoro ogni singola parte della Chiesa sarà restituita ai fedeli, dal luogo di culto, la cappella della memoria delle vittime e poi la sagrestia monumentale che sarà adibita a esposizione di opere d'arte sacre", ha detto Pinton.
"Sto seguendo personalmente il restauro, rendendolo un'occasione di didattica sul campo, anche per gli studenti della Scuola di Alta Formazione dei Restauri di Beni Culturali ecclesiastici dell'Istituto Superiore di Scienze religiose "Fides et Ratio". Il cantiere del restauro è stato aperto ieri dalla ditta LaNorma. Sono previste la pulitura di tutta la volta, il consolidamento per ristabilire la coesione degli intonaci e delle pitture con il supporto murario, alla stuccatura delle fessurazioni e delle fratture con eventuale integrazione plastica delle parti mancanti ed infine la revisione e reintegrazione pittorica dando conto del ripristino moderno.
"Sarà un'intervento per gradi, in cui l'apparato decorativo di matrice barocca, detterà la modalità di restauro da seguire con mano che il lavoro si intensificherà", ha detto Fiore. (ANSA).
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