MILANO - Milano, città medaglia d'oro della Resistenza, racconta la Liberazione con una mostra che raccoglie manifesti, fotografie e documenti che risalgono a quattro decenni del dopoguerra, dal 1945 al 1985. Si chiama "In Archivio, Anpi e Cittadella: Manifesti dalla Resistenza" la mostra a cura di Cittadella degli Archivi, Anpi provinciale di Milano, Università degli Studi - Dipartimento di Studi Storici, in collaborazione con Milano è Memoria e Municipio 9, che verrà inaugurata sabato 18 giugno e sarà visitabile al polo archivistico del Comune di Milano gratuitamente fino al 18 ottobre.
Il materiale oggetto della mostra, la prima a Milano su questo tema, arriva dal Fondo Manifesti del Polo archivistico del Comune di via Gregorovius, che conserva i principali manifesti prodotti dalle Civiche Stamperie e affissi sui muri della città nel corso degli anni. Uno spazio importante sarà dedicato alle celebrazioni del 25 aprile, attraverso lettere, fotografie, articoli di giornale e soprattutto manifesti, realizzati in qualche caso da illustratori d'eccezione come Lucio Fontana e il grafico partigiano Albe Steiner. Sarà anche visibile il bozzetto per il manifesto della Mostra del 1° e 2° Risorgimento, organizzata nel 1946, proveniente dal patrimonio storico-artistico dell'Anpi milanese. "Questa mostra costituisce un evento di grande rilievo in un luogo di straordinaria importanza, come la Cittadella degli Archivi - afferma Roberto Cenati, presidente Anpi Provinciale di Milano -. Eccezionale fu la capacità di questa città di riprendersi e di ripartire con slancio, dopo le distruzioni provocate dal regime fascista. Lo fece sotto la preziosa guida di Antonio Greppi, primo sindaco della Liberazione". "La collaborazione con Anpi e la ricchezza dei materiali conservati alla Cittadella degli Archivi ci dà la possibilità di celebrare una data fondamentale - ha dichiarato l'assessore ai Servizi civici e Generali del Comune di Milano Gaia Romani -.
Un'opportunità per tenere viva la memoria dei valori sui quali abbiamo costruito la nuova Italia dopo la tragica esperienza della guerra e del nazifascismo". (ANSA).