(ANSA) - MEMPHIS, 24 MAG - Music is in the air a Memphis. La città del Tennessee sulle rive fiume Mississippi, il cui nome deriva dall'omonima capitale dell'Antica Regno egizio, non è solo meta di turisti per le sue attrazioni ma anche luogo di pellegrinaggio per gli amanti della musica.
Memphis è sì sinonimo di Graceland e quindi Elvis Presley ma anche la città dove sono nati, cresciuti o che hanno iniziato qui la loro carriera artisti come B.B. King, Johnny Cash, Aretha Franklin, Jerry Lee Lewis, Al Green, Muddy Waters, Tina Turner, Otis Redding, Justin Timberlake, solo per citarne alcuni.
I luoghi di Elvis sono sicuramente una tappa fissa per chi visita Memphis. Il punto di partenza è Graceland, tra le altre cose la seconda residenza più famosa e visitata degli Stati Uniti dopo la Casa Bianca. The king l'acquistò nel 1957 ed è anche il luogo dove fu trovato morto nel 1977.
Solo alcuni ambienti sono aperti al pubblico anche in rispetto delle volontà di Elvis che teneva al suo privato. Gli spazi celebri e visibili sono la 'stanza delle TV' nello scantinato dove spesso l'artista si intratteneva guardando anche tre televisori alla volta, la 'sala dell'oro', dove sono esposti i dischi d'oro e numerosi riconoscimenti, la 'stanza della musica'.
Lo stesso Elvis, inoltre, fece realizzare un 'giardino della meditazione', dove ora oltre a lui sono sepolti i suoi genitori Gladys e Vernon, e la nonna. Una piccola targa commemora anche il fratello gemello di Elvis, Jesse Garon, morto alla nascita.
Quest'anno, il 16 agosto, ricorre il 45/o anniversario della sua morte e Graceland, che tra le altre cose festeggia il 40/o anno di apertura al pubblico, ha organizzato diverse iniziative e mostre, tra queste 'Graceland: Welcome to My World' e 'Dear Elvis'. Mentre Cannes gli rende omaggio con la biopic ''Elvis'' firmata da Baz Luhrmann che vedrà anche i Maneskin al loro esordio nel mondo del cinema sfilare sul red carpet della Montee des Marches. Loro la versione dell'iconica IF I CAN DREAM, il brano che cantano gia' per la colonna sonora del film di Luhrmann che uscira' solo al cinema dal 22 giugno.
Dopo aver onorato la memoria di Elvis la tappa successiva è Beale Street, che sta alla musica (in particolare quella Blues) come Broadway a New York sta per il teatro. E' qui che suonarono Louis Armstrong, Muddy Waters, Albert King, Memphis Minnie, B.
B. King, Rufus Thomas, Rosco Gordon e altre leggende del blues e del jazz e contribuirono a sviluppare lo stile conosciuto come Memphis Blues. Beale Street è una striscia di quasi tre km che pullula di ristoranti e club, tra cui il B.B. King's Blues Club.
Memphis è anche la sede dello storico studio di registrazione 'Sun Studio' dove nel 1954 uno sconosciuto Elvis Presley, vinse la sua timidezza, prese in mano un microfono e cantò in modo del tutto nuovo una versione di That's Alright, Mama. Fu la nascita di un nuovo sound. Uno che univa country, r'n'b, folk e pop e superava le barriera razziali. Elvis è un bianco perfettamente a suo agio con la musica dei neri.
Musica soul si respira invece allo Stax Museum che ripercorre la storia della celebre etichetta discografica Sax Records, con la sua stelle più grande, Otis Redding, ancora oggi considerato tra i maggiori cantanti di tutti i tempi. Allo Stax c'è la storia dei pionieri della musica che superarono le barriere razziali e socio economiche per creare un genere che cambiò la natura culturale del mondo, la cosiddetta 'musica dell'anima' (soul).
A Memphis è nata anche la regina della musica soul, Aretha Franklin. Qui si trova ancora la casa in cui visse prima che la famiglia si trasferisse a Detroit.
Non solo musica, Memphis è anche il luogo dove si sono svolte battaglie per i diritti civili. Ed è qui anche che fu ucciso il reverendo Martin Luther King jr.. Era il 4 aprile del 1968 quando l'attivista afro americano uscendo sul balcone della stanza 306 al secondo piano del Lorraine motel venne colpito da un colpo di fucile alla testa.
Ed ancora la città è sede dell'ospedale pediatrico St. Jude Children's Research Hospital. Si tratta di una sorta di luogo dei miracoli per bambini affetti da malattie gravi e che ricevono cure in modo completamente gratuito.
Oltre a musica e storia, Memphis è anche un posto vibrante dal punto di vista del life style e culinario. Un quartiere eclettico per il mix di ristoranti, bar e negozi è Cooper-Young, per vitalità molto simile a Williamsburg o Bushwick a New York.
Tra i ristoranti più iconici, al 'The Four Way' si serve ancora il soul food che deliziava i palati di Martin Luther King, Jr, Elvis Presley e Drake, mentee l'Arcade Restaurant vanta l'Elvis Booth, il tavolo dove si solito si sedeva Elvis per fare colazione ed era solito mangiare 'fried peanut butter 'n' banana sandwich', un panino con banana e burro di noccioline.
https://www.memphistravel.com (ANSA).