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Play: giocare è una cosa seria, anche in tempo guerra

MODENA - Torna dopo al pandemia ''Play 2022: giocare è una cosa seria'' a Modena dal 20 al 22 maggio, la più importante manifestazione italiana dedicata ai giochi 'analogici' - da tavolo, di ruolo, di miniature, dal vivo, di carte, per gli appassionati come per famiglie. ''Al Festival c'è un'intera area dedicata ai board game storici, che ricostruiscono in maniera accurata vicende del passato, utili per comprendere il presente; da qui passeranno oltre 60 classi per un totale di circa 1.300 studenti: per loro sarà una lezione di storia molto particolare, che non dimenticheranno facilmente'', spiega Andrea Ligabue, ludologo, game designer e direttore artistico di Play, a chi gli chiede se una manifestazione di questo genere non rischi di parere fuori luogo di questi tempi.
    ''In un momento in cui la guerra torna a essere presente nelle nostre vite - aggiunge - Play le dedica momenti di riflessione, ludica. Sono, per esempio, in programma partite dimostrative di 'This War of Mine', il gioco che racconta la guerra dal punto di vista dei civili, ispirato alle vicende dell'assedio di Sarajevo, di cui ricorre quest'anno il 30° anniversario. Si potrà provare anche 'Prima vennero', che racconta la storia di un gruppo di fuggitivi nella Berlino del 1942: si tratta di un gioco di ruolo immersivo in cui si gioca bendati, guidati da tracce sonore interattive''.
    Festival del Gioco coniuga il gioco giocato con la riflessione culturale e ospita enti prestigiosi che hanno scelto il medium ludico per divulgare conoscenza, dall'Istituto Nazionale di Astrofisica a quello di Fisica Nucleare, dall'Istituto di Oceanografia fino all'Associazione Italiana di Public History. A ModenaFiere saranno 20mila metri quadrati con oltre 150 espositori, 2.500 tavoli di giochi allestiti contemporaneamente, più di 300 appuntamenti in programma con ospiti come Volko Ruhnke, analista della CIA e autore di wargame.
    In un mondo pieno di schermi i giochi analogici aiutano a cambiare prospettiva: in particolare negli ultimi due anni, costretti in casa dalla pandemia tra videoriunioni e didattica a distanza si è sentito più forte il bisogno di svagarsi senza per forza fissare un monitor. A dimostrarlo è il boom dei giochi da tavolo: si parla di un tasso di crescita annuo del +13% da qui al 2025 (secondo il Global Board Games Market Report 2021), anno in cui il mercato mondiale raggiungerà i 21,65 miliardi di dollari. Anche in Italia, dove la maggioranza degli acquirenti oggi sono tra 25 e 39 anni, quindi la generazione dei Millennials, il trend è positivo e il mercato ha un valore stimato di 100 milioni di euro, con una proposta di 800 nuovi giochi da tavola l'anno. ''questa manifestazione, dedicata ai giochi analogici, da tavolo è un grande stimolo - sottolinea Ligabue - a incontrarsi di persona, ad aggregarsi e riscoprire i rapporti diretti, dopo due anni in cui tutti, e i più giovani in particolare, abbiamo patito la mancanza di socialità. Ai tavoli di gioco ci si siede insieme e si gioca guardandosi negli occhi, ci si confronta, si scambiano idee''.
    Oltre ai gamers, Play ospita chi i giochi li inventa, li realizza e li distribuisce, e anche chi ci lavora costruendo progetti di ricerca innovativi basati sul gioco, e in particolare l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) è attivo in un gruppo di lavoro nazionale che si occupa di apprendimento creativo, tinkering che utilizza il gioco come strumento innovativo per veicolare non solo conoscenze e competenze STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ma anche le pratiche e le metodiche che contraddistinguono la ricerca in astrofisica.
    Nella top ten dei giochi oggi più amati, accanto a classici intramontabili, sono i recenti 'Dixit', 'Ticket to Ride', 'Dobble' ed 'Exploding Kittens', ma anche 'La casa di carta - Escape Game' e altri che, rispetto ai giochi delle generazioni precedenti, sono più veloci (le partite non durano più di 30 minuti), semplici (regole facili) e inclusivi (nessuno è escluso sino alla fine). Per i giochi di ruolo il più iconico rimane 'Dungeons & Dragons', nato negli anni '70 e tornato al successo durante la pandemia.
    Play è una manifestazione organizzata da ModenaFiere in collaborazione con Ludo Labo e supporto di Club Tre Emme, La Tana dei Goblin, La Gilda del Grifone, il patrocinio del Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna, Università di Modena e Reggio Emilia. E' sponsorizzata da BPER Banca e Conad. Media partner: Gioconomicon, Io Gioco, Tom's Hardware Cultura Pop. (ANSA).
   

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