VIENNA - Per ridare slancio al mondo dei viaggi l'ente che promuove il turismo della capitale austriaca presenta il progetto internazionale "United Cities of Tourism", che coinvolge 17 città di 6 Paesi europei: Germania, Svizzera, Italia, Gran Bretagna, Spagna e Francia. Fino al 30 giugno ogni 100 turisti stranieri che andranno a Vienna, l'ente austriaco manderà un suo concittadino in una delle 17 città interessate: Monaco, Berlino, Amburgo, Francoforte, Colonia, Zurigo, Basilea, Ginevra, Roma, Milano, Firenze, Londra, Manchester, Barcellona, Parigi, Lione e Nizza. «Abbiamo messo in atto una strategia di tipo circolare» ha dichiarato Norbert Kettner, direttore di Wien Tourism, «che coinvolge non soltanto i viaggiatori esteri che ci vengono a trovare, ma anche gli stessi viennesi che hanno voglia di scoprire nuove destinazioni; l'obiettivo primario è di supportarci reciprocamente per una ripartenza decisa che possa avvenire in tempi rapidi».
In collaborazione con la compagnia aerea Austrian Airlines e ferroviaria ÖBB, partner del progetto per l'Italia, l'iniziativa aspira a sviluppare uno scambio di conoscenze, di esperienze e di creazioni di valori. Lo farà anche il 15 maggio con l'istituzione della giornata "United Cities of Tourism" quando gli uffici turistici di Londra, Parigi, Berlino, Milano e Barcellona sulle loro pagine ufficiali di Instagram non mostreranno le cartoline della propria città ma quelle di un'altra destinazione. Così sulla pagina di Vienna ci saranno le bellezze di Milano e su quella di Londra si vedrà Vienna.
Il progetto vuole dare una spinta soprattutto alla formula dei "city break", modalità di viaggio che fino al 2019 aveva un grande successo registrando a Vienna i più alti tassi di crescita del turismo europeo. E' per questo che la capitale austriaca si sta preparando nuovamente a ricevere visitatori, mostrando un grande fermento culturale e artistico con l'apertura di nuovi spazi espositivi e l'ammodernamento di alcuni musei, come il Belvedere Inferiore. Tra le inaugurazioni più attese c'è l'Heidi Horten Collection nella dépendance Stöcklgebäude del palazzo Hanuschhof, che da giugno ospiterà opere di Gustav Klimt, Egon Schiele, Pablo Picasso, Andy Warhol, Marc Chagall e Gerhard Richter. E poi ci sono gli spazi pubblici, luoghi verdi dove rilassarsi, e nuove aree smart di espansione urbana con abitazioni innovative e sostenibili integrate a centri per la ricerca, moderni design-hotel e spazi di coworking. Entro la fine dell'anno è prevista l'apertura di 12 nuovi hotel; tra i più interessanti il The Leo Grand, l'Almanac Vienna, il Rosewood e l'hotel Gilbert.
A Vienna si va anche per conoscere i vigneti urbani delle colline Kahlenberg, Nussberg, Bisamberg e del sobborgo di Mauer, poiché qui il Danubio e il bosco viennese creano un microclima ideale. Oltre al vino c'è anche una gastronomia basata su ingredienti a km 0.
Per maggiori informazioni sul progetto e la città: unitedcities.vienna.info/it-it/home (ANSA).
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