(ANSA) - MILANO, 10 MAG - La ricerca di un equilibrio alchemico intorno alla luce ispira il lavoro di David Scognamiglio, che non a caso ha scelto lo Studio oculistico D'Azeglio di Bologna per il suo nuovo progetto espositivo "Incandescenze", che inaugura sabato 14 maggio nell'ambito della rassegna The Beautiful Eyes Series. L'artista, con un percorso artistico che attraversa Europa e Sud America, porta in scena due installazioni ambientali ed una serie composta da 13 nicchie scultoree. Punto di partenza è il nichel cromo sotto forma di fili sospesi percorsi da impulsi elettrici. Quando il nichel riceve una scarica tenue, il filo vibra. Incrementando il voltaggio, la vena metallica emette una radiazione infrarossa e un alone di calore si sprigiona. A maggior intensità il metallo si espande fino a diventare incandescente ed emettere luce. Le opere di Scognamiglio sono costituite da strutture esili che dialogano con la percezione e le emozioni di chi le osserva, andando a costituire tre diversi interventi: un'installazione site-specific inizialmente impercettibile, composta da fili metallici che, una volta incandescenti, svelano un'architettura luminosa, leggera e sospesa; una sequenza di nicchie, all'interno delle quali segni luminosi scandiscono, in codice morse, i versi che alludono al Dio Ra: la divinità egizia del Sole; un raggio laser che si propagherà all'esterno dello spazio espositivo per disorientare la scala percettiva dell'osservatore. Giunta alla sua settima edizione, la rassegna The Beautiful Eyes Series, nata da un'idea del neuro-oftalmologo Piero Barboni, socio fondatore insieme a Giacomo Savini dello Studio Oculistico D'Azeglio, e da una collaborazione con l'artista Umberto Ciceri che ne ricopre il ruolo di direttore artistico, si pone l'obiettivo di rivelare la meraviglia dei meccanismi della visione umana. (ANSA).
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