WILD ATLANTIC WAY & CAUSEWAY COASTAL ROUTE. SULLA COSTA OCCIDENTALE D'IRLANDA (PADPLACES, PP 238, EURO 40,56 e 9,99 KINDLE)
Il libro "Wild Atlantic Way", edito da PadPlaces con le fotografie di Andrea Pistolesi e i testi di Cristina Gambaro, è un viaggio nella bellezza d'Irlanda lungo una delle strade più suggestive e uniche al mondo. Le magnifiche immagini raccontano le bellezze naturali, i villaggi, la gente, le tradizioni e i segreti che si incontrano percorrendo la Wild Atlantic Way, 2.500 chilometri di strada che disegna l'intera costa occidentale d'Irlanda, frastagliata e romantica. Si viaggia negli angoli remoti dell'Ovest che regalano magia e bellezza a ogni curva; si attraversano villaggi marinari, scogliere a picco sul mare e lunghe spiagge sabbiose; si abbandonano le strade battute e ci si avventura su tratturi stretti, percorsi per lo più da pecore e da pochi pastori, o su sentieri che si inerpicano verso l'interno. Le suggestive immagini di Andrea Pistolesi, fotografo con la passione del viaggio e autore di una lunga serie di libri illustrati, sono accompagnate dai testi di Cristina Gambaro, autrice di numerose guide e grande conoscitrice d'Irlanda. Nei 9 capitoli le dettagliate descrizioni sono intervallate da consigli pratici, "indirizzi d'autore" e schede sulle "10 cose da non perdere" lungo ogni tratto di strada percorsa. Si parte dal sud dell'Isola verde, precisamente da Kinsale, villaggio della vela e del buon cibo, e si viaggia fino a Bantry lungo un tratto di costa dolce e con insenature profonde, dove il confine tra terra e acqua è incerto a causa delle maree. Si prosegue poi verso Killarneny in un viaggio caratterizzato da spettacolari cieli stellati e aree naturali protette. Si attraversano le penisole di Beara e Iveragh, conosciuta come Ring of Kerry; il Killarney National Park, il più vasto e il più antico d'Irlanda, e i paesaggi emozionanti della costa, punteggiati di antiche rovine, forti e monasteri. Il viaggio prosegue fino a Kilrush attraverso la penisola di Dingle, dove si parla il gaelico e persino i cartelli stradali sono bilingue. E' la punta estrema della frastagliata costa, una terra aspra e selvaggia con il maggior numero di siti archeologici d'Irlanda, dalle tombe neolitiche ai primi resti monastici. La strada costiera prosegue fino a Galway tra paesaggi di pietra e sabbia con scogliere che sprofondano nel mare, a iniziare dalle famose Cliffs of Moher; una costa dove le spiagge si alternano a tratti sassosi e dove è facile imbattersi nelle foche sdraiate al sole. E' una terra di ostriche e alghe commestibili, una parte d'Irlanda dove si beve whisky e si ascolta musica celtica. Il quinto tratto dell'Atlantic Way è sulla costa del Connemara, da Galway a Westport, tra spiagge bianche di corallo, paradisi remoti da conquistare a piedi, brughiere e fiumi dove pescare salmoni. La strada prosegue verso Donegal Town tra distese di torba, bianche spiagge amate dai surfisti e tra i luoghi cari al più grande poeta irlandese e Nobel per la Letteratura, William Butler Yeats. Dal Donegal a Letterkenny è il settimo tratto di strada: è la parte più selvaggia e scarsamente popolata, con le montagne che sembrano sorgere direttamente dalle acque dell'Atlantico, mentre i piccoli cottage bianchi si perdono nelle torbiere brune. La penultima tappa è da Letterkenny a Derry attraverso Inishowen: la penisola alla fine del mondo, una terra dai panorami unici, con distese infinite di sabbia e scogliere battute dai venti freddi. Dove il cielo notturno, a volte, è illuminato dai lampi verdi dell'aurora boreale.
L'ultimo tratto di strada, nonché ultimo capitolo del libro fotografico, è un viaggio da Derry a Belfast, sull'Antrim Coast, lungo uno dei percorsi stradali più panoramici al mondo, che da solo vale il viaggio. E' anche il più popolare, reso famoso dalla serie televisiva Game of Thrones, girato in gran parte su questa costa, la Giant's Causeway, con le sue 40mila colonne esagonali di basalto e i paesaggi spettacolari e magici di spiagge, scogliere verdi e strade misteriose.