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Il Fai inaugura il Salone dei Savoia al Castello di Masino

Un ritorno agli antichi splendori, rimasti nascosti da strati di vernice bianca per secoli. Il Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano, ha inaugurato oggi il Salone dei Savoia al Castello di Masino, dopo tre anni di restauri che hanno riportato alla luce un sorprendente ciclo di affreschi di fine Seicento, perfettamente conservato e fin qui rimasto nascosto da mani di pittura di un successivo allestimento.

Fino al 2019 il Salone dei Savoia era stato utilizzato come quadreria ottocentesca, dalle pareti dipinte di semplice bianco. Da qualche sprazzo della decorazione sottostante si era ipotizzata la presenza di affreschi antecedenti, ma era inimmaginabile una simile scoperta: rimossa la pittura sui 480 metri quadrati del salone, oggi questo tesoro si rivela del tutto diverso ed è tornato all'aspetto che aveva alla fine del Seicento. Un salone di rappresentanza sontuosamente affrescato con architetture dipinte a trompe l'oeil che inquadrano vedute paesaggistiche di 22 città del Piemonte e della Savoia, con un fregio di 147 stemmi nobiliari e un albero genealogico alto tre metri sul camino. Si tratta di un programma iconografico ad oggi senza confronti che, attraverso l'araldica, celebra la dinastia sabauda, cui la famiglia Valperga, proprietaria per secoli del Castello di Masino, era strettamente legata e fedele. Il Salone, che è anche il più grande del complesso, oltre che restaurato è stato riarredato com'era, con poltrone alle pareti e grandi lanterne dorate al centro, ed è oggi il fulcro del percorso di visita.

"Più che nella qualità artistica, il valore di questi inediti e inaspettati affreschi è nelle piccole e grandi storie che raccontano e che sono ancora da scoprire, che arricchiscono il patrimonio di conoscenza del castello su personaggi, vicende storiche, funzioni e decorazioni delle sale, ma che soprattutto aprono la strada a ulteriori, inesauribili e promettenti ricerche", fanno sapere dal Fai. Dal 1988, quando ha acquistato il bene ancora abitato dall'ultimo discendente, Luigi Valperga, la Fondazione non ha mai smesso di dedicarsi alla cura di questo patrimonio investendo complessivamente quasi 16 milioni di euro in manutenzione, conservazione e nuovi cantieri di restauro.

All'inaugurazione erano presenti tra gli altri Marco Magnifico, presidente Fai, Bruna Flecchia, vicesindaco di Caravino, e Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte. Dopo la cerimonia è seguita una breve tavola rotonda con quattro ambasciatori. Il Fai ha così voluto rievocare la funzione di massima rappresentanza che avevano, alla fine del Seicento, il Salone dei Savoia e le tre sale adiacenti, concepite proprio per accogliere i diplomatici stranieri dell'epica. Una riflessione, oggi quanto mai attuale, sul senso e il valore dell'unità europea e dell'identità comune su cui storicamente si fonda.

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