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Mostre: Divo C, 22 autori per un tempo di condivisione

Il progetto nasce nel 2020, dall'Ass. Cult. Incinque Open Art Monti; quando in un momento molto complicato ci si è chiesti come cogliere le opportunità che i momenti critici ci offrono, per trovare soluzioni alternative cambiando atteggiamento e invertendo gli schemi. Nasce così "DIVO C", con l'inversione della parola Covid, a simboleggiare che cambiando gli atteggiamenti e i punti di vista si possono creare grandi opportunità anche da situazioni critiche. Per questa seconda edizione, alla luce degli ultimi avvenimenti, Monica Cecchini ideatrice del progetto, insieme a Giorgio sacher co-curatore della mostra, credono ancora che DIVO C, sia il nome appropriato per sottolineare l'importanza dell'inversione di tendenza che dà inizio all'atto.
    L'obiettivo è quello di fare rete per la collaborazione ed interazione a sostegno dell'arte. L'arte per L'arte è il refrain dell'evento. Poiché ogni esposizione sosterrà la successiva.
    Come per la sua prima edizione la mostra sarà diffusa su diverse realtà espositive di Roma e si svolgerà dal 28 al 30 Aprile 2022. Quest'anno DIVO C sarà focalizzato sulla fotografia, e saranno in mostra 22 autori in 3 spazi espositivi: Incinque Open Art Monti Via della Madonna dei Monti, 69 - Roma; Art Sharing Via Giulio Tarra, 64 - Roma Teatro Arciliuto Piazza di Montevecchio, 5 - Roma I 22 autori: Enrico Cocuccioni, Gianpaolo Conti, Giorgio De Finis, Carla Del Ciotto, Pina Della Rossa, Ilaria Di Giustili, Stefano Esposito, Massimo Frattini, Carola Gatta, Filippo Maria Gianfelice, Alessandro Gionni, Claudio Giuli, Enrico Graziani, Alberto Mantegna, Caterina Marchionne, Simona Ottolenghi, Nelly Schneider, Zhanna Stankovych, Valentina Stefanelli, Piero Tauro, Eva Tomei, e Paola Tornambè, sono stati invitati ad interrogarsi sul rapporto presente-futuro, tempo-spazio, sull'interazione tra il nostro universo interiore e quello esteriore, e come queste reciprocità possano cambiare l'ambiente; non solo, ma anche come i rapporti interpersonali possano cambiare il futuro, soprattutto in relazione alle tematiche ambientali e quelle relative all'inclusione e delle relazioni interpersonali; come il dialogo possa tornare ad essere uno strumento importante per la comprensione. (ANSA).
   

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