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Museo Egizio, un santuario portatile per la dea Anuket

TORINO - Debutta il 14 gennaio al Museo Egizio la mostra "Un santuario portatile per la dea Anuket", curata da Paolo Del Vesco, dal 2014 archeologo del museo, con esperienze di scavo in Italia, Siria, Arabia Saudita, Egitto e Sudan. Al centro dell'esposizione, che fa parte del ciclo Nel laboratorio dello studioso, dedicato all'attività scientifica condotta da curatori ed egittologi del Dipartimento Collezione e Ricerca del museo, c'è un piccolo santuario in legno, risalente al tempo del faraone Ramesse II (1279-1213 a.C.), dedicato alla dea Anuket e ad altre divinità venerate nel centro religioso di Elefantina, presso Assuan, nell'Egitto meridionale.

L'ottimo stato di conservazione, la presenza di un portico con due colonne sulla facciata e le decorazioni sulle pareti, sono alcuni degli elementi che rendono il manufatto un oggetto unico nel suo genere. Per altri esempi di santuari lignei in scala ridotta, ma appartenenti a epoca diversa e comunque privi del portico frontale a colonne, bisogna scomodare il corredo funebre del faraone Tutankhamon. Il santuario proviene dal sito di Deir el-Medina, il villaggio che durante il Nuovo Regno ospitava gli artigiani che realizzavano le tombe della Valle dei Re e delle Regine. Sono esposte anche alcune stele che testimoniano la vita religiosa della comunità di Deir el-Medina. Sono previste due visite guidate di un'ora con il curatore della mostra: il 25 gennaio e l'1 marzo, entrambe alle 16,30. La partecipazione è consentita a un massimo di 25 persone con prenotazione online; il costo è di 7 euro a persona (escluso il biglietto d'ingresso). La mostra si conclude il 20 marzo.

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