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Museo Omero, ala dedicata a design, bracciali guida vibranti

(ANSA) - ANCONA, 18 DIC - Dalla Moka Bialetti ideata nel 1933, alla radio Cubo Brionvega del 1964. Dalla Vespa Piaggio (1946) al divano Bocca Marylin di Gufram (1970). Sono 32 gli oggetti, selezionati tra quelli scelti dal prestigioso premio di disegno industriale Compasso d'Oro, che da oggi, con l'aggiunta di accessori dedicati, vanno a comporre la nuova sezione di Design, appena inaugurata, del Museo Tattile Statale Omero di Ancona. Curato da Fabio Fornasari, il nuovo allestimento si sviluppa su 450 mq della Sala Box della Mole Vanvitelliana, contigua agli spazi dedicati prevalentemente alla scultura del nucleo storico del museo, e come tutte le altre opere che compongono la collezione possono essere toccate e manipolate.
    "Ma si è fatto anche di più - ha spiegato Daniele Bottiglieri, direttore di Cpu I-Tech, - perché i visitatori non vedenti, grazie ad un nuovo sistema di audioguida composto da un tag indossabile, due braccialetti e due auricolari, potranno seguire il percorso guidati dalle vibrazioni dei braccialetti. Quando poi saranno davanti all'oggetto, partirà la narrazione sonora attraverso gli auricolari".
    "Una nuova sperimentazione che va ad aggiungersi alle didascalie in braille - ha rilevato Aldo Grassini, presidente del museo, - in linea con il dna della struttura, ispirata fin dal suo nascere ad una fruizione multisensoriale per rendere la bellezza in tutte le sue forme accessibile a tutti". Così la macchina da scrivere Valentine della Olivetti, o la sedia Ghost della Kartell, i 16 animali di Danese o le prime suole Vibram, fino alla pasta Marille di Voiello, viste come altrettante variazioni estetiche e funzionali di elementi d'uso comune in grado di suscitare emozioni.
    Organizzata per temi (viaggiare, abitare, cucinare, lavorare, giocare), la collezione si arricchirà di uno spazio 'Fuori tutti' dedicato alla riflessione, dove verranno collocate le miniature degli oggetti esposti. "Un progetto che premia la tenacia del museo e del Comune per renderlo concreto - ha commentato l'assessore alla Cultura di Ancona Paolo Marasca - e che mancava nel nostro territorio, ricco di aziende produttrici di oggetti di design". (ANSA).
   

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