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Mostre: caricature e burattini di Umberto Tirelli a Modena

(ANSA) - MODENA, 17 DIC - Le caricature, prima di tutto: ironiche, irriverenti e dissacranti. Ma anche le maschere e i burattini del Teatro delle teste di legno, le sculture, gli allestimenti scenici e la progettazione di arredi. La ricca e multiforme produzione di Umberto Tirelli, uno dei maestri della caricatura del Novecento, viene celebrata nella mostra che il Museo civico di Modena gli dedica dal 18 dicembre al 25 aprile, a 150 anni dalla nascita, e che ricostruisce il percorso dell'artista modenese in un arco storico compreso tra la Belle Époque e la Grande Guerra, il fascismo e la Seconda guerra mondiale, fino alle tensioni che hanno segnato l'inizio della Guerra fredda e gli albori del primo boom economico.
    Allestita nel complesso di San Paolo, "Umberto Tirelli.
    Caricature per un teatro della vita", curata da Stefano Bulgarelli e Cristina Stefani, l'esposizione presenta 230 opere che ritraggono i potenti e i famosi della prima metà del Novecento: da Vittorio Emanuele III e Francesco Giuseppe a Churchill e Stalin, da papa Benedetto XV a Mussolini, passando per grandi attori del cinema hollywoodiano come Joan Crawford, Clark Gable e Charlie Chaplin e divi italiani come Eleonora Duse e Gabriele D'Annunzio, senza dimenticare i politici locali, come il sindaco del primo Novecento Luigi Albinelli e i grandi borghesi di Modena e Bologna.
    L'allestimento propone la ricostruzione dello studio di Tirelli, con il grande mobile dipinto da lui stesso con immagini umoristiche, per ripercorrere poi gli anni bolognesi, tra teatro, riviste e l'arrivo della Grande guerra. Protagonista nella sala delle monache è il grande Teatro delle teste di legno, rimontato per la prima volta dopo un secolo, grazie alla perizia dello scenografo Rinaldo Rinaldi. Le ultime tre sezioni approfondiscono l'interesse di Tirelli per il cinema, passione che trovò uno sbocco attraverso le numerose caricature pubblicate dal 1934 sul "Resto del Carlino", testata con la quale collaborò per diversi anni, le immagini della borghesia bolognese e le caricature in terracotta che l'artista realizzò dopo la Seconda guerra mondiale. (ANSA).
   

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