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Rinasce il Museo Cervi, simbolo di antifascismo e di Resistenza

REGGIO EMILIA - Dopo quasi due anni di lavori il Museo dedicato alla Famiglia Cervi - luogo simbolo di antifascismo e di Resistenza - a Gattatico, nel reggiano, si presenta con un percorso rinnovato. L'inaugurazione ufficiale sarà il 28 dicembre, giorno del 78/o anniversario della fucilazione dei sette fratelli e di Quarto Camurri. Un Museo improntato sulla multimedialità e la tecnologia, ma ancorato alla tradizione, con l'uso di materiali antichi ed ecosostenibili, come la 'terra cruda'. Arricchiscono il percorso le opere donate dagli artisti Alfonso Borghi, Mario Rosati e Costantino Morini. Tra le novità, le voci narranti degli attori Moni Ovadia, Ottavia Piccolo e Marco Rovelli.

La storia della famiglia Cervi, la loro maturazione antifascista e il loro sogno di progresso nelle campagne, viene raccontata attraverso nuovi linguaggi e nuovi strumenti, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni, tra la memoria della Resistenza e l'urgenza dell'antifascismo oggi. "Casa Cervi - spiega Albertina Soliani, presidente dell'Istituto Alcide Cervi - vuole parlare sempre di più al popolo intero del nostro Paese, parla all'Europa, parla al mondo. I Fratelli Cervi portavano sul trattore il mappamondo, avevano valori di libertà, democrazia, guardavano oltre i confini. Per questo si sono organizzati, hanno chiamato tutti a partecipare alla Resistenza; non hanno mai visto il 25 aprile, ma l'hanno costruito, lo hanno preparato, ce lo hanno consegnato". 

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