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Musei, Girolamo Savonarola 'torna' al convento San Marco Firenze

(ANSA) - FIRENZE, 16 DIC - Fra Girolamo Savonarola 'ritorna' nel convento di San Marco, a Firenze, dove fu eletto priore il 16 maggio 1491 e dove fu catturato la sera dell'8 aprile 1498, per poi finire giustiziato in piazza della Signoria il 23 maggio dello stesso anno. Per la prima volta al pubblico viene presentato dalla direzione regionale musei della Toscana e dal museo di San Marco un'opera inedita, un nuovo busto in terracotta policroma del celebre predicatore domenicano, attribuito a Marco della Robbia, poi Fra Mattia (1468-1534), e risalente alla fine del XV e l'inizio del XVI secolo. L'opera è stata dichiarata d'importante interesse dal ministero della Cultura: la terracotta, concessa in comodato d'uso al Museo di San Marco dall'avvocato Alessandro Kiniger, attuale proprietario, e proviene dalla collezione di Giovanni Malfer.
    Non è l'unica novità: infatti è stata annunciata anche una nuova illuminazione della Annunciazione del Beato Angelico, simbolo del museo e del Rinascimento fiorentino.
    Il direttore regionale musei della Toscana Stefano Casciu ha sottolineato che "il Museo di San Marco si arricchisce di una nuova e sorprendente opera, che rende ancora più presente la figura carismatica di Girolamo Savonarola, il quale, dopo il Beato Angelico, è di certo il personaggio storico che più si lega a questo luogo così amato dai fiorentini e dal pubblico internazionale. L'opera non mancherà di colpire i visitatori per la sua forte incisività e per il realismo con il quale sono restituite le fattezza del Frate". "Dopo il rinnovamento della sala del Beato Angelico - ha aggiunto il direttore del museo di San Marco, Angelo Tartuferi - ci siamo concentrati sull'altro grande protagonista della storia del convento. Questo riallestimento ripropone molti aspetti di quello realizzato per l'apertura al pubblico del museo il 1° ottobre 1869 e riaccenderà l'attenzione dei visitatori odierni su questo personaggio affascinante e quanto mai controverso". (ANSA).
   

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