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In your face, con Harry Greb l'arte si fa denuncia

ROMA - Una Vergine Maria militante che, nel giorno a Lei dedicato, l'8 dicembre, scende in strada per le donne e senza alcun timore va incontro a chi scaglia le proprie armi contro di loro e le discrimina ogni giorno: a poche ore dalla realizzazione della sua ultima opera di denuncia, appena "apparsa" a Piazza dei Calcarari in pieno centro storico a Roma, lo street artist Harry Greb è protagonista anche di "In your face", la sua prima personale allestita alla galleria Exclusive Urban Art dall'8 dicembre al 15 gennaio 2022. Una assoluta novità per lui, così visceralmente legato all'arte popolare e simbolica realizzata per le strade, a disposizione di tutti, senza distinzioni. Ma ora, finalmente visibili tutte insieme, 30 delle sue opere più celebri realizzate sui muri della Capitale entrano a far parte di un percorso espositivo che, se da un lato, vuole documentare l'universo creativo dell'artista, dall'altro offre anche una sintesi di ciò che è accaduto negli ultimi tempi. Eseguite a mano su background diversi, come tela, alluminio e legno, le opere (che lo hanno imposto come uno degli street artisti più interessanti a livello nazionale) raccontano il modo in cui lo sguardo originale di Harry Greb si posa su alcuni dei fatti recenti più eclatanti per dare al pubblico nuovi spunti di riflessione. Come testimonia la mostra, nel dna dell'artista romano c'è la voglia di denunciare e di osservare il mondo senza pregiudizi: il suo è un linguaggio diretto e irriverente, attraverso il quale affrontare tematiche spesso scomode e di grande attualità. Tanti i personaggi che sono passati sotto la sua "lente" dissacrante: da Gigi Proietti, ritratto al Tufello, davanti alla casa dove l'attore è cresciuto, mentre sorride ed è in azione in uno dei suoi spettacoli a Papa Francesco, che Harry Greb il 3 gennaio del 2020 dipinge a poche centinaia di metri dalla Basilica di San Pietro in versione Kill Bill, per sdrammatizzare l'episodio degli "schiaffetti" sulle mani della fedele. E ancora, l'artista in difesa dei diritti civili racconta a Via degli Stati Uniti d'America il brutale omicidio di George Floyd avvenuto a Minneapolis a opera della polizia, e rende omaggio al maestro Ennio Morricone nella strada dove giocava da bambino, ritraendolo con in mano l'Oscar e vestito con una giacca composta dalle locandine dei film più famosi. Non poteva mancare il covid tra i temi scelti da Harry Greb: il 21 aprile 2020, in pieno lockdown, una Anna Magnani con la mascherina diventa il simbolo della resistenza della città all'invasione del virus, e poi, solo qualche settimana dopo, all'entrata dell'Ospedale Lazzaro Spallanzani arriva un'opera commovente, dal titolo L'Abbraccio, per ringraziare il personale sanitario impegnato in prima linea contro la pandemia ma anche un omaggio doveroso a tutte le vittime del covid e ai loro cari, privati anche di un ultimo abbraccio. E adesso, con l'ultima Madonna svelata proprio l'8 dicembre (non lontana dalla galleria Exclusive Urban Art), Roma ha ancora un regalo dall'artista: la Madre di tutte le donne che si mobilita per proteggere e dare speranza alle sue figlie. (ANSA).
   

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