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Tre dipinti della Natività del '500 per il Capolavoro per Lecco

(ANSA) - MILANO, 03 DIC - Tre dipinti della Natività del Cinquecento da riscoprire. Per il terzo anno consecutivo torna al Palazzo delle Paure di Lecco, dal 5 dicembre e fino al 5 marzo, la mostra 'Capolavoro per Lecco' promossa dalla Comunità pastorale e dall'Associazione culturale Madonna del Rosario in collaborazione con il Comune.
    Dopo le opere di Tintoretto e di Lotto in mostra nelle scorse edizioni protagonisti della rassegna di quest'anno, dal titolo 'Storie salvate. Tre Natività del Cinquecento da riscoprire', sono tre dipinti di altrettanti artisti provenienti dalla Lombardia e dal Veneto. Si tratta della Natività di Andrea Previtali, custodita nel Santuario di Santa Maria Nascente di Arconate, l'Adorazione dei pastori di un pittore veneto, attribuita quasi certamente a Jacopo Bassano e l'Adorazione dei pastori di Giovanni Battista Moroni, entrambe provenienti da collezioni private.
    "Ci sentiamo in dovere come cristiani di uscire dalla chiesa e raccontare cos'è il Natale e nulla come l'arte è lo strumento ideale di questo racconto - ha commentato monsignor Davide Milani, Prevosto di Lecco e promotore dell'iniziativa -.
    Vogliamo fare scoprire delle opere poco note e poco viste dal pubblico, e diamo l'opportunità di vederle ma sempre con una mediazione e dentro un contesto. Questi mediatori sono i ragazzi delle scuole superiori di Lecco e provincia che sono stati formati per raccontare le opere". "Veniamo da quasi due anni di pandemia, è facendo leva sui luoghi della cultura che è possibile ritrovare le ragioni dello stare insieme", ha commentato l'assessore ad Autonomia e Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli. Mentre per Stefano Bolognini, assessore regionale a Sviluppo della Città metropolitana, Giovani e Comunicazione questo progetto è importante perché "c'è l'ingaggio dei giovani".
    La mostra, curata da Giovanni Valagussa e Antonio Mazzotta, sarà l'occasione per conoscere capolavori che non sono mai stati esposti, come l'Adorazione dei pastori attribuita a Jacopo Bassano che è rimasto nascosto per secoli in un oratorio di proprietà privata nella provincia di Verona, e fino al suo restauro, avvenuto nel 2014, risultava compromesso da numerose ridipinture. (ANSA).
   

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