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Mostra su Bansky alla Stazione Centrale di Milano

MILANO - Una performance artistica che riproduce le opere di Bansky anche sui muri a grandezza pari, o quasi, a quelle originali, che sono state rubate, distrutte o vendute a caro prezzo. Questo vuole essere The World of Banksy-The Immersive Experience, la mostra che dal Teatro Nuovo di Milano si è spostata sino al 27 febbraio nella Stazione Centrale nel capoluogo lombardo.
    Negli spazi cui si accede dalla galleria dei mosaici si snoda un percorso che si è arricchito di 30 nuove opere, buona parte su pareti e muri come l'impressionante muro di Betlemme riempito di graffiti di denuncia dal vero Banksy e riprodotti a Milano da street artist locali. "La mostra vuol essere un viaggio fra diverse geografie dove Banksy ha realizzato le sue opere nei luoghi più inaspettanti: Regno Unito, Francia, Usa, Australia, Mali e muro di Betlemme che separa Israele della Palestina. Ma si può viaggiare anche nel tempo", ha spiegato il curatore della mostra, Manu De Ros.
    Il nuovo allestimento si è arricchito di immagini e video nonché delle opere recenti degli ultimi due anni, con l'obiettivo di essere il più possibile immersivo. Il curatore esclude che le riproduzioni, accompagnate da un catalogo e dal merchandising, possano suscitare problemi di copyright come era avvenuto oltre due anni fa per un mostra su Banksy, al Mudec, altro spazio milanese dove peraltro ha aperto da poco l'esposizione di uno street molto meno blasonato ma in originale (e con ingresso gratuito contro i 14,5/16 euro dei biglietti per The World of Banksy), Tvboy: "Banksy non autorizza ma non impedisce una mostra come questa". (ANSA).
   

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