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Festival del turismo responsabile chiude con 30mila presenze

(ANSA) - BOLOGNA, 24 NOV - La 13/a edizione di 'IT.A.CA? Migranti e Viaggiatori-Festival del Turismo Responsabile' ha chiuso i battenti con un record di presenze, oltre 30.000, nei 560 eventi organizzati dalle 23 tappe che hanno accolto il pubblico nelle 15 regioni italiane aderenti al progetto.
    Contando su una rete di oltre 750 realtà nazionali e internazionali, 50 in più dello scorso anno, la rassegna ha sviluppato il tema 'Diritto di Respirare' da maggio a novembre, organizzando, oltre agli eventi 'live', nove webinar con 34 esperti nel settore del turismo accessibile e sostenibile. Il Festival è stato molto seguito anche sui canali social e web, raggiungendo oltre 3 milioni di utenti nei sette mesi di programmazione. Dei 560 eventi 'live', 340 rappresentano itinerari a piedi e in bicicletta, "a riprova dell'esigenza di decelerare il passo per riprendere un ritmo di vita più lento e in sintonia con la natura e i luoghi da scoprire".
    "L'impatto della pandemia ha generato nel turismo una crisi mai vista prima, e se alcuni modelli turistici sono stati costretti ad affrontare diverse contraddizioni legate alla loro insostenibilità, altri ne hanno beneficiato - dice Pierluigi Musarò, direttore di IT.A.CÀ - Così è stato per i tanti territori in cui abbiamo realizzato il Festival: esperienze vissute in sicurezza e a contatto diretto con gli abitanti e lo spirito dei luoghi, forse prova del radicale cambiamento psicologico nell'approccio alle vacanze e del fatto che la relazione umana vale più di prima".
    A conclusione di questa edizione della 'ri-partenza', il Festival ha proposto un 'Manifesto' in otto punti, "costruito nell'ottica di continuare a proporre modelli di viaggio sostenibili e attenti alle comunità e ai territori, non solo un modo di viaggiare ma di vivere, improntato sul rispetto e lo sviluppo dell'essere umano". (ANSA).
   

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