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Sardegna, terra di cammini tutto l'anno

CAGLIARI - Dal Cammino minerario di Santa Barbara al Cammino delle 100 Torri, dal Cammino di Santu Jacu alla Via dei Santuari. E poi oltre 1.400 eventi fra rassegne popolari e sagre, di cui 940 feste religiose. La Sardegna è riuscita nel tempo a custodire il suo valore più prezioso, più intimo, in un’armonia unica e incomparabile, nel cuore del Mediterraneo. Ancora oggi è uno scrigno di storie e luoghi poco conosciuti, è un’isola che offre infinite sfaccettature che la rendono una destinazione turistica ricca di fascino e suggestione.

Camminando con andatura cadenzata e meditata apprezzerai meglio una terra unica e mitica, godrai appieno di paesaggi e scorci incantati, approfondirai la conoscenza di persone e comunità che la abitano e delle loro tradizioni autentiche. Cammini, percorsi spirituali e destinazioni di pellegrinaggio della Sardegna offrono ciò che desidera chi ricerca un ‘turismo lento’, a contatto pieno con natura, cultura e identità vera del luogo che visita, chi desidera un arricchimento di spirito e di sapienza. I cammini dell’Isola sono l’ideale per un turista che vuole vivere un’esperienza intima, vera, in un contesto naturalistico e culturale unico e in territori che considerano sacra l’accoglienza. Da visitare a piedi, in bici o a cavallo.

Memoria civile e religiosa, combinazione di archeologia industriale e devozione. Il Cammino minerario di santa Barbara incarna l’anima del Sulcis, terra caratterizzata da un lungo tratto di mare da Teulada e Sant’Anna Arresi sino alla Costa Verde, su cui si affacciano il monte Arcosu, il singolare sistema montuoso Marganai-Linas-Arcuentu e le colline dalla valle del Cixerri. Rilievi ricchi di giacimenti metalliferi, per secoli risorsa di questi luoghi. Il cammino, inserito nell'Atlante digitale dei Cammini italiani del ministero dei Beni culturali, si sviluppa lungo antichi sentieri, mulattiere e ferrovie dismesse e ‘tocca’i luoghi di culto dedicati alla santa protettrice dei minatori: 24 tappe per un totale di 400 chilometri, da percorrere a piedi o in mountain bike, nel Sulcis-Iglesiente e nel Guspinese. Luoghi che conservano uno straordinario patrimonio paesaggistico e storico-culturale, che rientra nel parco Geominerario della Sardegna. Dai monti al mare, da boschi a dune di sabbia, lungo il percorso, ammirerai il centro medioevale di Iglesias, la costa di Nebida e Masua, la miniera di Serbariu, Porto Flavia, Montevecchio e le vestigia archeologiche di Sant’Antioco.

Un maestoso e sontuoso incontro di colori, costumi e suoni che si ripete identico da quasi quattro secoli. Un’intera isola si ferma per la Festa di sant'Efisio, che dal primo al 4 maggio, rievoca le vicende di inizio IV secolo del santo guerriero e lo scioglimento del voto a lui rivolto durante la pestilenza del 1652. La processione da Cagliari a Nora e ritorno, tra le più antiche e lunghe del mondo (65 chilometri), tocca l’animo di chiunque vi si trovi immerso. Potrai ripercorrere tutto l’anno il suggestivo pellegrinaggio col Cammino di sant’Efisio, che si snoda dal capoluogo sino alla chiesetta romanica della spiaggia di Nora, luogo del martirio, con tappe a Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula. Poi il ritorno. Da Cagliari parte anche l’itinerario che ripercorre l’opera di evangelizzazione di san Giorgio vescovo di Suelli, vissuto tra XI e XII secolo, accompagnata dalla memoria popolare dei suoi miracoli. Il percorso attraversa circa trenta piccoli e grandi centri, di basso Campidano, Parteolla, Trexenta, Sarcidano, fino ad arrivare in Ogliastra e in Barbagia, con ultima tappa Oliena, mettendo in mostra un inestimabile patrimonio naturalistico e culturale.

Centri ‘vocati’, da sempre meta di pellegrini. Sei borghi, ciascuno con proprie peculiarità culturali e spirituali, ciascuno tappa di un itinerario dove ti immergerai e vivrai natura, arte, tradizioni, artigianato ed enogastronomia. Il suggestivo borgo di Galtellì è patria de sos gozzos, i canti liturgici che accompagnano i cammini e le processioni, visitata da fedeli tutto l’anno per los milagros del Santissimo Crocifisso (risalenti al 1611). Luogosanto, il cui nome è di per sé evocativo, è luogo francescano per eccellenza, famoso per il privilegio della Porta santa dato alla sua basilica. Laconi è borgo ‘di fede’ immerso nei boschi e nelle vestigia preistoriche, dove visse sant’Ignazio, figura di rilievo della Chiesa sarda. Gesturi è centro di meditazione dove nacque e visse il beato Nicola. Orgosolo e Dorgali sono luoghi di inestimabile valore naturalistico e culturale, patria rispettivamente, della beata Antonia Mesina e di suor Maria Gabriella Sagheddu, icone ecumeniche internazionali.

Un’esperienza intima, da vivere con passo lento, in contemplazione e alla scoperta di paesaggi e comunità. I Luoghi francescani in Sardegna rappresentano un ideale itinerario che coinvolge 14 centri isolani. Attraverso la loro visita ci si immerge nella storia del francescanesimo in Sardegna, un ‘cammino’ che continua ancora oggi, per l’indelebile traccia culturale che l’Ordine ha lasciato nel suo passaggio. Spiritualità e accoglienza sono i valori portanti di un percorso che si sviluppa lungo una rete che mette assieme città come Alghero, Cagliari, Iglesias, Oristano e Sassari, borghi come Bosa e Castelsardo, destinazioni di pellegrinaggio come Gesturi, Laconi, Luogosanto, e altri centri, dell’entroterra e sulla costa, che hanno vissuto appieno le vicende francescane: Fonni, Mores, Pula e Sanluri. La tipica ospitalità dei cappuccini, dei frati minori e di quelli conventuali permette di respirare la dimensione introspettiva, la sensazione di pace interiore, ricerca e punto d’arrivo dell’itinerario dello spirito di ogni pellegrino. Ad accompagnare contemplazione e crescita interiore anche il silenzio e l’autenticità di luoghi e persone.

https://www.sardegnaturismo.it/it/cammino-alla-scoperta-di-vicende-millenarie

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