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Aura, luci e colori danno vita a un mondo magico

(di Marzia Apice) (ANSA) - MILANO, 28 OTT - Un viaggio che dal buio conquista la luce e il colore per raccontare una molteplicità di storie e sensazioni, attraverso atti creativi unici in cui l'uomo diventa l'elemento protagonista: promette di essere un'esperienza ad alto tasso emotivo "Aura - The immersive light experience", installazione di digital art in programma alla Fabbrica del Vapore di Milano da venerdì 29 ottobre fino al 9 gennaio 2022.
    Realizzato con le più moderne e innovative tecnologie da due collettivi artistici d'eccezione, i digital artists italiani Pepper's Ghost e gli internazionali Sila Sveta, il progetto nasce dall'idea di materializzare e toccare la luce come risorsa viva e fonte di vita essa stessa, partendo dal concetto orientale dell'aura che circonda tutti i corpi. Con il pubblico che diventa attore principale e non spettatore, lo spettacolo crea un mondo magico parallelo, una dimensione viva e pulsante nell'interazione tra fasci di luce, proiezioni mapping con immagini 3D ed effetti unici capaci di animare il pavimento al passaggio dei visitatori. Per chi la vive, "Aura" rappresenta un'esperienza creativa del tutto eccezionale proprio perché sempre diversa: non c'è un copione già scritto, ognuno può vivere la propria speciale relazione con la tecnologia e goderne i frutti attraverso suoni, sensi ed emozioni. "Senza le persone Aura non funziona, perché si anima con loro. La tecnologia per noi è un mezzo, non un fine: la bravura sta nel non farne percepire la presenza, perché quello che conta sono le emozioni che vive il pubblico", racconta in un'intervista all'ANSA Anderson Tegon, fondatore di Pepper's Ghost e direttore artistico di "Aura" insieme a Aleksandr Usyskin, fondatore di Sila Sveta, "il nostro obiettivo principale è l'immersività, la possibilità di dare l'accesso a un altro mondo". Pensata come una "scatola nella scatola, una grande black box dentro la Fabbrica del Vapore, con pareti alte dieci metri e proiezioni fatte su un pavimento interattivo che cambia con i movimenti delle persone", prosegue Tegon, "Aura" vuole dimostrare che "la tecnologia, così come l'arte, esiste solo se c'è l'uomo. Qui non si tratta di andare a vedere una mostra, ma di diventarne parte". Il progetto, una grande produzione costata quasi un milione di euro, è stato concepito per essere adatto a tutti, grandi e piccoli: "Aura è molto comprensibile, in fondo noi siamo artisti che non sono mai cresciuti: l'esperienza dura 25 minuti e i bambini si divertono, perché toccando delle cose se ne creano subito altre", dice Tegon. Nessun problema sul fronte della sicurezza: "garantiamo molto più del metro di distanziamento: gli spazi alla Fabbrica del Vapore sono immensi, e vi potranno entrare insieme al massimo 60 persone distribuite su 1200 mq", afferma, "volevamo unire l'arte alla capacità di investire in Italia. Per noi è stato un grande sforzo produttivo: Pepper's Ghost si occupa di tutta la produzione esecutiva, mentre la direzione creativa è a metà con Sila Sveta.
    Aura ha un taglio internazionale, ma con forza noi abbiamo voluto realizzarla nel nostro Paese, per ripartire dopo la pandemia". (ANSA).
   

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