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Dante: in mostra ad Ancona dipinti, sculture, edizioni rare

(ANSA) - ANCONA, 24 SET - Il romantico dipinto di Godeardo Bonarelli (1840) che raffigura gli amanti Paolo e Francesca descritti da Dante nel V Canto dell'Inferno, il ritratto di 'Dantes Adriaticus' di Adolfo de Carolis (1920) il cui titolo fu suggerito all'autore da Gabriele d'Annunzio, e la foto del quadro di Francesco Podesti 'La visita di Dante alla bottega di Giotto'(1837), ritenuto scomparso. Sono solo alcuni dei venti reperti, comprendenti anche due preziose edizioni illustrate della Divina Commedia, una del 1568 e l'altra del 1574 della monumentale impresa tipografica veneziana curata da Francesco Sansovino, che si potranno ammirare nella mostra mostra dedicata a Dante 'Noi leggiavamo un giorno per diletto', allestita fino al 7 novembre alla Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona. "Un'occasione - ha commentato l'assessore alla Cultura del Comune Paolo Marasca - per far conoscere e valorizzare beni conservati nei depositi del museo e raramente visibili".
    "Un'esposizione piccola ma preziosa - ha spiegato il curatore Stefano Zuffi -, realizzata interamente con le risorse scientifiche della Pinacoteca in collaborazione con la Biblioteca Benincasa di Ancona per i cespiti librari, che affianca ad ogni oggetto in mostra una citazione dantesca, grazie alla quale è stato anche possibile avviare studi specifici su alcune opere che si ritenevano scomparse". Tra queste la 'Visita di Dante alla bottega di Giotto', in cui il poeta suggerisce al pittore come raffigurare un passo dell'Apocalisse. Esposto all'Accademia di Brera di Milano e poi a Parigi, il dipinto aveva conosciuto una notevole celebrità, tanto da essere riprodotto in un'incisione di Francesco Clerici.
    Poi era sparito, e solo grazie alle ricerche degli studiosi della Pinacoteca, è stato individuato in una collezione privata francese dalla quale si conta di poterlo trasferire ad Ancona per una mostra dopo un intervento di restauro. Ma l'esposizione offre anche la possibilità di ammirare lo splendido bassorilievo quattrocentesco raffigurante il coevo umanista di Ancona Ciriaco Pizzecolli, e i raffinati paesaggi della seconda metà dell'800 di Filippo Boni, assieme a la grande 'Incoronazione della Vergine' di Francesco Podesti. Ancora nei sotterranei del museo invece, il seicentesco olio su tela 'Continenza di Scipione' (209,5 per 360,5 cm.), che si ritiene una rara copia di un'opera di Rubens andata distrutta in un incendio nel 1836, le cui grandi dimensioni hanno reso impossibile l'ingresso in mostra, ma che sarà visibile non appena saranno ultimati i lavori (ancora in corso) di ampliamento della Pinacoteca. Chiude il percorso un quadro contemporaneo di Patrizia Comand, che offre la sua interpretazione delle tre cantiche dantesche. In programma anche la presentazione del libro di Ludovica Cesaroni 'Dante e le Marche' e di Stefano Zuffi 'Giotto e Dante. Paradiso per due', assieme a visite guidate, laboratori per bambini e teatralizzazioni in costumi d'epoca. (ANSA).
   

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