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A Urbino 'Perugino, il maestro di Raffaello'

(ANSA) - ANCONA, 19 LUG - Dopo la mostra "Raffaello e Baldassare Castiglione", Urbino riprende il suo percorso dedicato al 'divin pittore'. Si apre domani "Perugino, il maestro di Raffaello", nelle Sale del Castellare del Palazzo Ducale, fino al 17 ottobre, tutti i giorni dalle ore 10 alle 18 (lunedì solo al mattino). Curata da Vittorio Sgarbi, organizzata da Civita e Maggioli cultura, frutto della collaborazione tra la Galleria Nazionale, la Regione Marche e il Comune di Urbino, l'esposizione completa le celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Raffaello e anticipa quelle per il Perugino.
    Pietro Vannucci detto il Perugino (1448-1523), allievo a Firenze di Andrea del Verrocchio assieme a Leonardo, Botticelli e Ghirlandaio, cresciuto ammirando i capolavori dei maestri fiamminghi, con Piero della Francesca, nel 1481 fu chiamato a dirigere la decorazione della Cappella Sistina, tenendo aperte per due decenni le più rinomate botteghe d'arte italiane a Perugia e Firenze, dove emerge il genio precoce del giovane Raffaello.
    Con prestiti dalle Gallerie Nazionali dell'Umbria e delle Marche, dal Museo d'Arte di Sutri e dalla Basilica di San Francesco di Assisi, la rassegna si apre con le opere di alcuni artisti umbri e marchigiani, come Giovanni Boccati e Bartolomeo Caporali, per richiamare il contesto tardogotico del secondo Quattrocento, in cui si muove la prima formazione artistica del Perugino. Nella seconda sala, le opere di colleghi e allievi del Perugino, quali Giovanni Santi, padre di Raffello, Bartolomeo della Gatta, Pinturicchio e Signorelli. Nella terza sezione le opere dello stesso Perugino, realizzate tra il XV e il XVI secolo, prima dell'arrivo a Firenze di Raffaello. Infine, una sala dedicata all'eredità artistica di Perugino, una sorta di "manierismo" peruginesco che si diffonderà oltre i confini regionali. In totale una ventina di opere, arricchite da due contributi video: il primo mette a confronto i due dipinti "Sposalizio della Vergine" di Perugino e di Raffaello, mettendo in luce il 'debito' verso Perugino e, allo stesso tempo, il 'sorpasso' di Raffaello; il secondo ripercorre la produzione artistica della maturità del Perugino. (ANSA).
   

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