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Richard de Tscharner racconta Il canto della Terra

(ANSA) - TODI, 10 GIU - Raccontano quanto sia eterogenea, struggente e a volte indescrivibile a parole la bellezza del nostro Pianeta le 59 immagini in bianco e nero che compongono "Il canto della Terra: un poema fotografico", mostra di Richard de Tscharner che il 12 giugno aprirà a Todi nelle tre sedi della Sala delle Pietre e del Museo Pinacoteca in Palazzo del Popolo, e del Torcularium nel Complesso delle Lucrezie.
    Allestita fino al 22 agosto e a cura di William A. Ewing, l'esposizione offre al pubblico l'opportunità di viaggiare in ben 22 Paesi - dall'India all'Algeria, dall'Islanda al Perù, dall'Italia agli Stati Uniti, dalla Cambogia alla Francia - dove l'artista svizzero, uno dei più importanti fotografi di paesaggio, è stato in oltre 20 anni di carriera per raccontare l'anima di luoghi e persone. Viaggiando in posti a volte inaccessibili o molto difficili da raggiungere, percorrendo migliaia di chilometri, Richard de Tscharner ha documentato con la sua macchina fotografica gli effetti che le trasformazioni geologiche hanno avuto sull'ecosistema, come il fenomeno dell'erosione sulle rocce o quello del vento sulla sabbia dei deserti, e ha mostrato come nel tempo abbiano cambiato il volto del nostro Pianeta donandogli superfici così diverse e magiche.
    Il percorso della mostra evidenzia l'approccio filosofico e meditativo dell'artista e il suo metodo "lento" per cogliere il senso più profondo del soggetto dell'immagine, che sia un paesaggio, una rovina antica o l'essere umano stesso. (ANSA).
   

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