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Musei Usa in gara per omaggio a Nativi

(ANSA) - NEW YORK, 17 MAG - Al Met una targa e tele ispirate alla legacy delle popolazioni indigene d'America. A Filadelfia una collana di conchiglie col primo incontro tra il colono quacchero William Penn e la tribù dei Lenape. Intanto a Washington una mostra sull'arte nativo-americana contemporanea aprirà i battenti nell'autunno 2022 alla National Gallery: a curarla sarà Jaune Quick-to-See Smith, un'artista nata in una riserva, di cui il museo, sotto la nuova direttrice Kaywin Feldman, ha da poco acquistato l'opera "I See Red: Target" del 1992.
    Se ad Harvard il Peabody sta trattando per restituire alla tribù dei Ponca un calumet a forma di tomahawk appartenuto al loro capo Standing Bear, i musei Usa stanno facendo a gara per rendere omaggio ai Nativi. A New York il Met ha installato una targa all'ingresso su Fifth Avenue in cui si riconosce che il terreno su cui il museo è stato costruito era parte della Lenapehoking, la "terra della diaspora Lenape" e "un luogo di raduno e scambio per molti popoli nativi che vivevano e lavoravano su quest'isola". L'anno scorso poi il Met ha nominato Patricia Marroquin (Purépecha), la prima curatrice a tempo pieno delle collezioni arte nativo-americana e la prima storica dell'arte nativa-americana assunta a tempo pieno in 150 anni di storia del museo.
    Il Philadelphia Museum of Art non è stato da meno: il riallestimento firmato da Frank Gehry e inaugurato all'inizio di maggio ha permesso di rivisitare le raccolte di arte americana con un omaggio speciale al loro aspetto non europeo: la cintura di conchiglie in cui Penn e un capo Lenape si danno la mano (un prestito del Philadelphia Museum of History) è stata collocata all'ingresso sotto i ritratti di Lapowinsa e Tishcohan, due capi tribù successivamente cacciati dalle loro terre dai coloni bianchi. (ANSA).
   

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