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Ninanana, a Roma Giuseppe Salvatori

(ANSA) - ROMA, 07 MAG - Un intreccio di suggestioni visive, letterarie e musicali: è la mostra dell'artista romano Giuseppe Salvatori dal titolo "Ninanana. Una stanza per Casanova", con la quale l'Antica Fornace del Canova (luogo antico in cui il grande scultore veneto forgiava i bozzetti per le sue opere) riapre l'8 maggio le sue attività dopo i mesi di chiusura per l'emergenza sanitaria.
    Allestita fino al 29 maggio e a cura di Fiorenza D'Alessandro e Alice Rubbini, l'esposizione è un omaggio che Salvatori fa alla figura di Casanova a partire da una lirica settecentesca scritta in lingua veneziana dal celebre seduttore per la sua musa Nana. L'ambiguità seduttiva del componimento si ritrova nell'opera di Salvatori, un grande dipinto a tempera su tavola dove il bianco e il nero lasciano affiorare sagome a rilievo tono su tono, che osservando con attenzione sono la compenetrazione di due profili, e in un breve tratto rivelano il chiaro fondo ligneo. Ad amplificare la potenza del dipinto dell'artista intervengono nella mostra anche le parole e la musica: un testo di Emanuele Trevi che, come una mappa sentimentale, aiuta chi guarda a trovare un percorso unico attraverso la visione, la parola e il suono, qui rappresentato dalla musica originale di Roberto Caravella eseguita da Simonpietro Cussino. (ANSA).
   

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