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I Macchiaioli a Padova, proroga al 30 giugno

PADOVA - Una quotidianità fatta di istanti da non perdere e di uomini capaci di non arrendersi alle difficoltà, raccontata sulla tela da artisti liberi e fuori dagli schermi, che innovarono il linguaggio della pittura con una tecnica rivoluzionaria: è la mostra "I Macchiaioli.
    Capolavori dell'Italia che risorge", allestita a Padova nelle sale di Palazzo Zabarella, prorogata al 30 giugno per il perdurare dell'emergenza sanitaria. A cura di Giuliano Matteucci e Fernando Mazzocca, coadiuvati da Silvio Balloni e Claudia Fulgheri, l'esposizione presenta opere firmate tra gli altri da Abbati, Fattori, Signorini, Zandomeneghi e Lega, ma svela, attraverso un accurato studio delle fonti, anche l'identità di alcuni personaggi contemporanei ai Macchiaioli, sottolineandone il ruolo di veri e propri mecenati che riuscirono a dare il giusto valore alle opere di questi artisti. Grazie al progetto della Fondazione Bano a favore delle scuole, la mostra sarà a disposizione degli studenti a titolo gratuito. Sono stati infatti realizzati due virtual tour di 20 minuti circa in cui si alternano vedute della Mostra a dettagli di importanti opere (sette per ciascun video)_ il primo video, dedicato ai bambini di IV e V elementare e I e II media, si concentra sui temi di vita quotidiana, intimità, lavoro, natura, campagna e animali; il secondo invece, per ragazzi di III media e delle scuole superiori, approfondisce il contesto storico in cui operarono i Macchiaioli e la loro tecnica pittorica innovativa. "La mostra celebra i Macchiaioli alzando il velo proprio su quelle che sono state le antiche collezioni ed i coraggiosi artefici e su tanti aspetti completamente inediti", afferma il curatore Giuliano Matteucci. (ANSA).
   

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