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Ferrovie e castelli, ecco i Luoghi del Cuore FAI

 La natura aspra delle Alpi Marittime fusa con l'ingegno brillante di un personaggio come Cavour, in un percorso suggestivo tra paesaggio e borghi che in 96 km supera un dislivello di mille metri: con 75.586 voti è la cosiddetta "Ferrovia delle Meraviglie", nel tratto Cuneo-Ventimiglia-Nizza, a collocarsi al 1° posto della classifica nazionale della decima edizione de "I luoghi del Cuore", storico progetto del FAI-Fondo Ambiente Italiano realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Inserita nel 2016 dalla rivista tedesca Hörzu tra le dieci linee ferroviarie più belle del mondo, la ferrovia concepita da Cavour per collegare il Piemonte a Nizza, città allora sabauda, venne costruita a partire dal 1882 e inaugurata nel 1928. Con le sue 33 gallerie, alcune delle quali elicoidali per superare la pendenza, e i 27 ponti e viadotti, gran parte dei quali distrutti nel 1943 dalle truppe tedesche in ritirata, costituisce davvero un percorso unico, che purtroppo la mancanza di una politica di rilancio, dopo la ricostruzione degli anni '70, ha portato a un inevitabile declino. A poco sono valsi i 29 milioni di euro stanziati per manutenzioni e ammodernamenti, perché le corse sono state ridotte a due al giorno e la valorizzazione della ferrovia non è mai stata attuata. Con l'alluvione dello scorso 2 ottobre, poi, la situazione si è ulteriormente aggravata: ora la speranza è l'intervento del FAI, affinché si potenzino le corse e si arrivi anche a un nuovo accordo italo-francese. Anche il Castello di Sammezzano a Reggello (Fi), 2° classificato con 62.690 voti, è uno splendido connubio di natura e storia: tenuta di caccia in epoca medicea, nel secondo Ottocento venne riprogettato in stile orientalista dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes D'Aragona. Di fatto è un unicum in Italia: un affascinante castello con 13 sale monumentali di capolavori architettonici di arte indiana e moresca, circondato da un rigoglioso parco di 190 ettari.
    Purtroppo, una complessa situazione proprietaria, tra aste andate deserte e società in liquidazione, ha ritardato quella valorizzazione di cui il bene (già vincitore del censimento FAI 2016) avrebbe bisogno per essere tutelato e fruito. Segnalato da 43.469 persone, il Castello di Brescia si colloca al terzo posto della classifica dei luoghi più amati: possente fortezza tutta da scoprire, reca su di sé ancora ben visibili le tracce del tempo. La fondazione in epoca romana, le testimonianze di epoca viscontea come il mastio e le mura merlate, i riferimenti al governo della Serenissima, come l'ingresso monumentale, con un portale marmoreo eretto tra 1580 e 1590, che dominò la città per quattro secoli, fino agli anni del Risorgimento, con l'edificio che fu protagonista nel 1849 delle "Dieci Giornate", la rivolta dei bresciani contro gli austriaci: la grande storia si respira tra le mura del Castello, che oggi ospita un percorso museale ed è sede di eventi. In questa edizione record dei Luoghi del Cuore, a cui hanno risposto 2.353.932 votanti (la maggiore adesione di sempre, dal 2003 a oggi), la scelta degli italiani si è dunque orientata verso la difesa di quei luoghi che, per il loro valore storico e paesaggistico, maggiormente rispecchiano l'identità dei territori di appartenenza: ferrovie e castelli, come si è visto per il podio della classifica, ma anche aree archeologiche, chiese, strade, giardini urbani, borghi. Tra gli oltre 39.500 luoghi in 6.504 Comuni d'Italia segnalati dai tantissimi partecipanti all'iniziativa, non mancano però le sorprese, con la presenza di qualche gioiello "insolito": è il caso della villa, oggi in grave stato di abbandono, che Michelangelo Antonioni fece costruire a Costa Paradiso, Trinità d'Agultu (SS), per vivere il suo amore con Monica Vitti.
    L'edificio, commissionato all'architetto Dante Bini, è a picco sul mare, in una posizione stupefacente: la sua particolarità sta tutta nella cupola realizzata con la binishell, un ingegnoso sistema per creare semisfere in cemento armato sollevando e gonfiando con la sola pressione dell'aria materiali posati a terra. Tra le "chicche" dei Luoghi del Cuore figura a buon diritto anche il Teatro Andromeda a Santo Stefano Quisquina (AG), realizzato dal pastore Lorenzo Reina agli inizi degli anni '90. Concepito come opera d'arte en plein air (l'ingresso è attraverso una porta che diventa simbolo di passaggio da un mondo conosciuto a un nuovo mondo), il teatro presenta nella sabbia scura della cavea, a 1000 metri di altitudine, 108 pietre d'alabastro, come la costellazione della galassia Andromeda, scolpite da Reina da ragazzo, quando portava il suo gregge di pecore al pascolo. (ANSA).
   

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