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'Perimetro infinito', Lauriola tra passione e silenzi

ROMA - Una inedita speranza illumina i nuovi lavori di Giusy Lauriola, che trasudano un sentimento riappropriato, tradotto in atmosfere che ci parlano di convivialità, amicizia e passione: volti vicini di un uomo e di una donna, oppure profili femminili immortalati in un'aurea di metafisica sintonia. La vicinanza delle anime sensibili si impone come antidoto al veleno della deriva individualista del mondo di oggi.

Le opere, sospese tra reale e etereo, saranno le protagoniste della mostra di riapertura post lockdown di Galleria SpazioCima, a Roma. Tra pennellate morbide e tratti decisi, Giusy racconta frammenti di sentimenti e di passioni, che non hanno un inizio né una fine. Che accennano, ma che non confermano. Flash di vita e di feeling su cui l'osservatore cuce il proprio vissuto, le proprie speranze e paure, creando un trait d'union con la visione appositamente frammentata di Lauriola. Scene d'amore consumato o ancora inespresso, all'interno di un bar o di un incontro casalingo. Cromie che si ripetono, quelle gialle e blu, linee che si alternano, tra curve di corpi e confini quasi temporali. A fare da sfondo tele vissute, stratificate, quasi come un muro consumato dal tempo.

"Il gineceo prevalente che alberga la produzione di Lauriola - spiega Carlo Ercoli - è il frutto di una discesa nelle zone più nascoste del proprio subconscio per affrancarsi da condizionamenti, tensioni o paure. Un cammino lungo di autoanalisi giunto a un nuovo capitolo visibile nelle opere della mostra "Perimetro infinito". In queste ultime si percepisce un ulteriore passo in avanti in cui la nostra raggiunge una maturità artistica portatrice di serenità creativa. L'individualità ormai ha raggiunto una sicurezza stabile; è pronta a mollare gli ormeggi del porto in cui era adagiata per solcare i mari dell'alterità. Il prossimo non è più un ostacolo all'autodeterminazione del proprio Io. Il quadro quindi si configura come perimetro dell'anima senziente nella quale è germogliata la comprensione di una realtà vista sotto uno sguardo nuovo. Una luce immateriale, una speranza viva ammanta gli ultimi lavori".

La personale sarà inaugurata mercoledì 30 settembre (vernissage ore 17:00) e proseguirà sino a venerdì 30 ottobre. La mostra, curata e organizzata da Roberta Cima, è a ingresso libero, visitabile da lunedì a giovedì, dalle 15:30 alle 19:00. Testo critico di Carlo Ercoli. Circa venti le opere in esposizione, acrilici e resina su tela di vari formati.

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