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Trekking vista mare

GENOVA -  Si snodano tra la macchia mediterranea, gli orti e i muretti a secco e sbucano su spiagge sabbiose o alte falesie, da dove si ammira il mare seguendo il suono delle cicale e il profumo del sale. Sono i sentieri panoramici che disegnano gran parte delle coste italiane e che uniscono il piacere della camminata alla bellezza del territorio. Dalla Liguria alla Campania, dalla Sardegna alla Toscana si possono percorrere cammini immersi nel verde di boschi rigogliosi o tra l'ocra delle rocce salmastre con la vista che si perde tra scogliere, dune e scorci marini indimenticabili.
    E' sufficiente un'ora per percorrere il sentiero che unisce Camogli a Punta Chiappa, lingua di roccia che si estende sul mare della riviera di Levante, in Liguria. Il cammino, che misura meno di 3 chilometri, inizia da via San Bartolomeo in fondo al parcheggio di Camogli. Nella prima parte la strada costeggia il torrente Gentile e si trasforma in mulattiera che prosegue con una salita a scalini per circa 900 metri attraverso uliveti e alti muri fino alla chiesa di san Rocco, da dove si ammira un paesaggio mozzafiato. Si prosegue su via Mortola con una passeggiata a ridosso del mare e dopo 200 metri si devia a destra lungo una ripida scalinata. Il sentiero, a tratti ombreggiato dai lecci, arriva al piazzale pavimentato con ciottoli di mare della chiesa di san Nicolò Capodimonte. Da qui una stradina si snoda sotto i pini fino a Punta Chiappa, offrendo scorci unici sul golfo Paradiso.
    Tra i numerosi sentieri che si snodano nel parco naturale del monte san Bartolo, nelle Marche, c'è un'escursione di 12,5 chilometri che corre parallela alla panoramica costa rocciosa: è il cammino che dalla baia di Vallugola, antico porto tra i promontori di Gabicce e Casteldimezzo, arriva a Fiorenzuola di Focara, a ridosso del confine con la Romagna. Lungo il tragitto si attraversa il borgo di Casteldimezzo, dove sorge un castello edificato tra il X e il XIII secolo a difesa della via Flaminia, la strada che collegava Rimini a Roma. L'itinerario continua tra paesaggi rurali fino a Fiorenzuola, piccolo borgo medievale a picco sul mare, famoso anch'esso per il castello e una bella spiaggia dove fermarsi a fare un bagno ristoratore.
    Sulla litoranea maremmana in provincia di Grosseto c'è un cammino che attraversa le cale più belle del golfo di Follonica, in Toscana. E' un itinerario facile che parte dalla pineta di Follonica e corre vicino alle spiagge di Cala Violina, Cala Martina e Cala Francese, splendide insenature impreziosite da sabbia finissima, con appena 250 metri di dislivello e 5 ore di cammino che si può spezzare con soste per fare un tuffo o ammirare il paesaggio e il tramonto a Punta Ala. Da Portiglione si segue per 11 chilometri la strada sterrata che tocca le spiagge delle cale fino ai campeggi alla foce dell'Alma, dove un viottolo tra la strada e la spiaggia conduce a Punta Ala.
    Sul versante nordoccidentale dell'isola d'Elba c'è un'escursione impegnativa ma molto bella che unisce Capo sant'Andrea al santuario della Madonna sul Monte. Il tragitto, che si compie in 5 ore compreso il ritorno, parte da Capo Sant'Andrea e sale per una vecchia mulattiera a "La Zanca", da dove si imbocca il sentiero numero 13 che porta a un bosco di castagni secolari. Le indicazioni conducono al santuario in circa 2 ore, salendo fino a 630 metri sul livello del mare; l'area è ricca di testimonianze archeologiche ma chi ama l'altezza può proseguire e raggiungere in circa 25 minuti di salita la vetta del monte Giove, bellissimo punto panoramico. Si scende fino a Serraventosa con vista su Capo Sant'Andrea, Marciana Alta, la Corsica e la Capraia lungo una strada fino alla Madonna del Monte. Da qui si torna sul sentiero numero 13 fino al bivio per Maciarello, da dove si scende verso la spiaggia del Cotoncello per un bagno rinfrescante.
    La strada dei limoni è una delle più belle al mondo: costeggia il mare della Campania e percorre l'antica strada che collega Minori a Maiori lungo la Costiera Amalfitana. E' un cammino semplice, in gran parte pavimentato e con diverse scale, adatto a tutti; si snoda lungo 8 chilometri tra scorci indimenticabili e che può essere percorso in entrambe le direzioni. Si parte da Minori, esattamente dalla scala di via Vescovado, e si cammina fino al borgo di Torre dove tutto profuma di limone. Qui si può fare una sosta nell'antica chiesa di san Michele Arcangelo e poi proseguire lungo una splendida vallata. Tra ulivi, viti e carrube il percorso lascia spazio al mare e a viste mozzafiato fino alle scale di via Vena, appoggiate sul costone roccioso che porta a Maiori e alla collegiata di santa Maria a Mare con la sua caratteristica cupola maiolicata.
    Lungo la costa sudoccidentale della Sardegna si snodano molti percorsi da trekking; quello che da Masua arriva a Buggerru attraverso Cala Domestica regala un'esperienza unica. Si segue l'itinerario "miniere nel blu" che costeggia i giacimenti dismessi tra alte scogliere color ocra e scorci sul mare blu intenso. Siamo nella Costa Verde e il percorso, che misura circa 7 chilometri, dura 4 ore. Si parte da Buggerru, borgo creato dai minatori, e si sale lungo una strada sterrata usata dagli abitanti per la Via Crucis. Si cammina fino ai ruderi del vecchio villaggio minerario costeggiando l'imboccatura della galleria Henry, da dove si ammira tutto il golfo di Portixeddu.
    Il cammino continua con la vista sulle falesie bianche di Buggerru e, superato Planu Sartu, ci si addentra tra la macchia mediterranea; superate due piccole valli si arriva a Sa Punta Su Dentici e alla spiaggia di Cala Domestica, con il suo fiordo roccioso e la torre aragonese che si raggiungono lungo un suggestivo canale.
    L'area marina protetta di Capo Milazzo, nella Sicilia nordorientale, offre esperienze di trekking uniche come quelle nella parte settentrionale, dove i sentieri attraversano uliveti secolari con vista sul mare e su spiaggette deliziose. A poche centinaia di metri prima della piazzetta di sant'Antonino parte il sentiero per la torre del Palombaro: prima lastricato e poi sterrato, scende verso i ruderi di un borgo di pescatori con ricoveri per le barche e i resti della tonnara di sant'Antonino.
    La strada prosegue fino al rudere di una torretta ottagonale ottocentesca, la torre del Palombaro, e sulla destra sale lungo un sentiero ripido con punti panoramici da dove si torna verso la piazzetta di partenza. (ANSA).
   

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