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Pompei a Grand Palais di Parigi, mostra 'immersiva'

PARIGI - Passeggiare nella Pompei prima dell'eruzione, immergersi nella sua vita. Poi scoprire come diventò da quel giorno in cui la lava la sommerse, nel 79 d.C., conoscere tutte le scoperte archeologiche compiute nei secoli e fino ad oggi, analizzarle, penetrarle con ricostruzioni digitali e raggi infrarossi: dal 1 luglio e fino al 27 settembre è possibile nelle sale del Grand Palais di Parigi. La mostra "immersiva" su Pompei era stata programmata a partire dal 25 marzo ma fu spostata a causa della pandemia. Oltre che dalla straordinaria unicità di Pompei, sito archeologico senza pari al mondo, visitato da 4 milioni di persone ogni anno, l'iniziativa della mostra ha preso le mosse dal grido di allarme per la carenza di manutenzione che culminò nel 2010 con il crollo della Schola Armaturarum. La comunità internazionale si allertò sulla necessità di tutelare le più celebri rovine del mondo, il progetto per il restauro e la messa in sicurezza permise di portare alla luce un intero quartiere con straordinari esempi di apparati decorativi, come il raffinato ritratto di donna dalla Casa con giardino, di affreschi raffiguranti divinità e animali e di mosaici eccezionali, ma anche oggetti d'uso quotidiano, scheletri delle vittime dell'eruzione. La "Réunion des musées nationaux - Grand Palais" ha lanciato l'iniziativa di questa esposizione proprio per condividere con il pubblico le recenti scoperte. Questa "esperienza digitale immersiva" - per la quale il Grand Palais ha collaborato con il Parco archeologico di Pompei e con la società GEDEON Programmes, leader francese nel settore dei documentari archeologici e del patrimonio - mostra Pompei in maniera spettacolare e suggestiva. Grazie all'enorme quantità di materiale illustrativo digitalizzato e alle tecnologie d'avanguardia sul sito (cartografia laser, termografia a infrarossi, fotogrammetria) ha effettuato riprese ad altissima risoluzione e realizzato ricostruzioni in 3D di estrema precisione. L'esperienza digitale permetterà di riascoltare i rumori della città, musiche originali trasporteranno il visitatore nel cuore di Pompei, dandogli l'impressione - nella prima parte - dipartecipare prima alla vita frenetica del centro, l'effervescenza delle strade, ricostruite in 3D grazie anche alle riprese effettuate con i droni. Segue la parte dedicata all'eruzione, la cronologia del disastro che il visitatore può vivere in full immersion. La terza parte è consacrata alla riscoperta di Pompei, dimenticata per secoli, narrando la storiadegli scavi dal XVIII secolo, ricordandone il mito e ponendo l'accento sulle scoperte recenti.
    L'ultimo spazio della mostra invita a contemplare, a grandezza naturale e in tutto il suo splendore, gli affreschi che decorano le più belle ville pompeiane. (ANSA).
   

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