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Reggia Venaria, apre il sipario su Sfida al Barocco

TORINO - Si alza il sipario, alla Reggia di Venaria, sulla mostra 'Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750', primo grande evento espositivo di livello internazionale che si inaugura in Piemonte nel 2020. Dopo qualche piccola anticipazione sul web nel lungo periodo di lockdown imposto dall'epidemia, si possono finalmente ammirare dal vivo i duecento capolavori, provenienti dai più prestigiosi musei di tutto il mondo, da istituzioni, enti religiosi e collezioni private.
Spettacolari dipinti e pale d'altare, sculture, arazzi, disegni, incisioni, arredi e oggetti preziosi sono esposti, fino al 20 settembre, negli spazi monumentali della Citroniera Juvarriana della Reggia di Venaria, alle porte di Torino, meraviglia dell'architettura barocca, proclamata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Attraverso una selezione significativa di opere, la mostra permette di ammirare la qualità e la varietà della produzione figurativa del tempo: da Maratti a Trevisani a Conca a Giaquinto a Subleyras, a Pannini e Batoni, ai pittori della modernità parigina, come Boucher e Chardin, agli scultori come Cametti, Legros, Bouchardon, Ladatte e Collino, chiamati a rinnovare le imprese monumentali, ai maestri dell'ornato e delle arti preziose, agli esponenti di maggior rilievo delle scuole romana, napoletana e veneziana voluti a Torino da Filippo Juvarra. Uno straordinario viaggio in quindici tappe nell'Europa delle Arti tra fine Seicento e metà Settecento, un percorso incentrato sul confronto diretto tra Roma e Parigi, i due poli di riferimento culturale dell'intera Europa, con i quali Torino intesse in quegli anni un fitto dialogo di idee e di scambio di artisti e di opere. Dialogo che prosegue oggi grazie anche alla collaborazione eccezionale alla mostra del Museo del Louvre.
"Con grande emozione arriviamo a un momento lungamente atteso, l'apertura di questa straordinaria e imperdibile mostra Sfida al Barocco, evento culturale ideato per ribadire un pilastro dell'identità di Torino, cioè l'essere una delle capitali europee del barocco. È una mostra che, dalla Reggia di Venaria e dalle sue architetture Juvarriane, si allarga e rimanda alle Residenze Reali Sabaude, fulcro della storia artistico-culturale piemontese e oggi patrimonio Unesco", afferma Paola Zini, presidente del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.
La mostra, curata da Michela di Macco e Giuseppe Dardanello.
è stata progettata dalla Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura, grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, ed è organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.
L'accesso sarà consentito per gruppi ristretti e con prenotazione online obbligatoria.

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