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La ripresa parte pedalando

di Ida Bini (ANSA) - MILANO, 25 MAG - Pedalare fa bene e ora, che è partita la "fase 2" e si torna a lavorare fuori casa e a fare passeggiate all'aria aperta, la bicicletta è tra i mezzi di trasporto più sicuri perché consente di muoversi in libertà mantenendo le distanze di sicurezza. Lo dice anche l'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, che considera le due ruote il mezzo meno a rischio di contagio. Dalla grande città al piccolo comune ci si sta impegnando per garantire a tutti coloro che si muovono sulle due ruote una maggiore sicurezza con piste ciclabili, corsie preferenziali e incentivi anche per le bici elettriche. Le principali associazioni ciclistiche e alcune ong ambientaliste hanno scritto una lettera al premier Conte e al capo della task force Vittorio Colao per proporre un pacchetto di misure per incentivare la mobilità sostenibile: tra le richieste ci sono più piste ciclabili e doppi sensi per le due ruote e soprattutto il mantenimento di misure come le zone a traffico limitato, la sosta regolamentata e le corsie preferenziali. Anche all'estero si stanno adottando strategie per usare la bicicletta come alternativa ai mezzi pubblici e per evitare che le strade si intasino: Bruxelles, per esempio, ha deciso di dare la priorità ai ciclisti nelle strade del centro; New York e Chicago stanno aumentando le offerte per il bike sharing; a Berlino è stato deciso di permettere l'utilizzo gratuito delle biciclette condivise per trenta minuti anche più volte nell'arco della giornata. Anche a Londra e a Glasgow l'accesso al bike sharing per i lavoratori dei settori essenziali è stato reso gratuito.
    In Italia il comune di Milano sta attuando un piano per offrire alternative all'uso delle auto e dei mezzi pubblici: «Dobbiamo promuovere ancora di più lo sharing dei veicoli e in particolare delle biciclette elettriche», ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala. Il piano da attuare in questa fase 2 si chiama "Strade aperte" e prevede la realizzazione di nuovi percorsi ciclabili anche solo con la segnaletica: il Comune, dunque, non costruirà una pista ciclabile ma la disegnerà con vernici, cordoli e segnaletica a basso costo sulle strade già esistenti. Ci saranno carreggiate più strette, marciapiedi più grandi e nuovi tracciati ciclabili più sicuri, sottraendo spazio alle auto (come nella zona di corso Buenos Aires) e riducendo il limite di velocità nelle strade, da 50 a 30 km all'ora. Attualmente sono disponibili circa 220 chilometri di tracciati ciclabili in tutta la città con molte rastrelliere pubbliche, ma tra i futuri progetti c'è la realizzazione di altri 35 chilometri di ciclabili e il nuovo tracciato di 6 chilometri che collegherà piazza San Babila al comune di Sesto San Giovanni, uno dei più popolati della periferia nord. Il percorso segue quello della linea rossa della metropolitana, la più frequentata dai pendolari.
    Anche Roma sta pensando a un piano straordinario per realizzare 150 chilometri di nuove ciclabili e creare una rete integrata e interconnessa con il trasporto pubblico. «Potenziando la mobilità ciclabile e pedonale» ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi, «potremo limitare il ricorso alle autovetture e alleggerire il peso sul trasporto pubblico». In queste ultime settimane è stata riaperta la pista ciclabile di Monte Mario, nel tratto tra Balduina, Policlinico Gemelli e Columbus Covid-2 Hospital così da permettere a medici, infermieri e personale sanitario di raggiungere il posto di lavoro. Alcune associazioni ciclistiche hanno proposto al Campidoglio un piano dettagliato di piste ciclabili sulle vie principali, restringendo le carreggiate alle auto. Tra le prime realizzazioni ci sono il prolungamento della ciclabile Tuscolana, da piazza Cinecittà a Largo Brindisi; da piazza dei Giureconsulti a Porta Cavalleggeri; da piazza Cina a viale Egeo; il prolungamento della ciclabile Nomentana fino a piazza della Repubblica; da Fonte Laurentina a viale Cristoforo Colombo; da piazza Pio XI ai Colli Portuensi.
    L'Emilia Romagna vuole stanziare un milione di euro per incentivare le due ruote come alternativa all'automobile; «così la bicicletta diventa l'alleato fondamentale per garantire salute e sicurezza nelle città», ha dichiarato l'assessore all'ambiente Irene Priolo.
    A Torino il piano per la mobilità comprende 80 chilometri di piste ciclabili e 2mila bici a pedalata assistita. Tra le proposte del sindaco Appendino c'è anche quella, per i dipendenti comunali, di far rientrare nell'orario di lavoro lo spostamento in bicicletta tra casa e ufficio.
    A Firenze il piano mobilità della fase 2 prevede 10 chilometri di piste ciclabili provvisorie che sorgeranno su strade al momento riservate al traffico automobilistico. Una delle ipotesi, al momento, è di spostare il parcheggio delle auto verso l'interno della carreggiata e creare così un tracciato ciclabile tra le auto parcheggiate e il marciapiede. Il sindaco Nardella ha annunciato anche la realizzazione, entro la fine dell'anno, di altri 12 chilometri di piste ciclabili standard, così la rete fiorentina passerà dagli attuali 95 ai 107 chilometri.
    Le due ruote sono anche un'ottima soluzione per le vacanze di quest'estate: si può praticare attività fisica e fare un turismo slow, passeggiando tra i borghi o in mezzo alla natura, isolati o comunque distanziati e in sicurezza. La Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta, propone alcuni itinerari lungo le ciclabili o i percorsi cicloturistici ben segnati e oltre 600 strutture ricettive bike friendly del sito albergabici.it: hotel, ostelli, bed & breakfast e campeggi attrezzati per garantire i servizi di accoglienza per chi si muove sulle due ruote. Un altro valido strumento da consultare è il sito bicitalia.org che, oltre alla descrizione dei 20 grandi itinerari per 20 regioni della Rete ciclabile nazionale mappata da Fiab, include alcune pratiche sezioni: le ciclovie lungo le linee ferroviarie dismesse con itinerari per tutti e percorsi ciclabili legati alla cultura; le reti regionali nei diversi territori e le ciclovie di qualità con oltre 60 percorsi ciclabili superiori a 5 chilometri da fare in giornata. Ecco tre proposte di passeggiate: le Marche lungo la Ciclovia Adriatica; in Sicilia alla scoperta dei principali siti Unesco dell'area centro orientale dell'isola; in Toscana nel Casentino lungo la Ciclopista dell'Arno o lungo quelle minori, tra colline, borghi e castelli. Info: www.fiab-onlus.it (ANSA).
   

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